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Borse Ue ora incerte, lieve rialzo per i futures

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Milano – Prosegue positivo l’andamento delle borse europee, che fin dai primi minuti dell’ultima giornata di contrattazioni della settimana hanno guardato con favore ad alcuni dati economici pubblicati prima dell’inizio della seduta. Ma i forti guadagni delle prime battute cedono il passo a un tono ora più cauto. Londra sale dello 0,52%, Francoforte fa +0,17%, Parigi cresce dello 0,45% e Madrid perde lo 0,29%. Anche Piazza Affari, che era arrivata a balzare più dell’1%, ora è praticamente piatta con un +0,03%. I futures americani segnano invece un lieve rialzo.

Nel paniere principale, Unicredit rimane sempre più in pole position insieme a Fondiaria Sai (+2,63%) con un +2,32 e altri titoli positivi sono Enel (+1,88%), Campari (+1,57%) e Tenaris (+0,90%). Ma ora prevalgono i segni negativi: si registra il forte calo di Azimut (-4,78%), seguono poi Autogrill (-2,18%) e anche alcune banche che all’inizio della sessione avevano sostenuto il listino. Giù Mps (-1,58%), Mediolanum (-1,42%).

Inizialmente, i listini del Vecchio Continente hanno guardato ad alcuni dati economici positivi, come quelli relativi al Pil tedesco , che ha messo a segno una crescita dell’economia del 4,9% su base annua; confortanti anche i numeri della Francia, dove il Pil ha messo a segno un aumento dell’1% su base trimestrale: si è trattato del dato migliore dal 2006. A diffondere i dati sul Pil è stata anche poi anche la Spagna, che ha assistito a una crescita dello 0,3%. Deludente, invece, soprattutto se paragonato agli altri dati, il Pil italiano che su base trimestrale ha fatto appena +0,1%, peggio della Spagna. Come se non bastasse, la Commissione europea ha tagliato le stime sul Pil italiano relativo al 2011 e al 2012.

I dati sul Portogallo, entrato tecnicamente in recessione, hanno confermato poi il quadro di un’Europa a due velocità. Nel complesso, la Commissione europea ha dichiarato che nell’Euro-17 nel primo trimestre la crescita del Pil è stata pari allo 0,8% su base trimestrale e del 2,5% su base annua. L’Europa ha migliorato anche le stime di crescita per il 2011 e il 2012.

Sul fronte valutario l’euro ha riagguantato la soglia a quota $1,43, guardando soprattutto ai dati del Pil francese e tedesco, ma poi è tornato a scendere al di sotto della soglia e ora scambia a New York, sempre in crescita, a 1,4285. La moneta unica guadagna contro il franco svizzero, ma scende sullo yen a 115,18. In calo anche il dollaro sullo yen a 80,65.

Sotto i riflettori anche i futures sul petrolio scambiati a New York, che è salito per la seconda sessione consecutiva a $100 al barile. Il rialzo, nella mattinata è stato fino all’1,5% e ora a New York il rialzo è dello 0,90%, a $99,86.

Anche le quotazioni del greggio hanno guardato alla crescita dei Pil tedesco e francese, e gli investitori hanno scommesso così di nuovo sul rafforzamento della domanda di petrolio. Detto questo, l’incertezza sul trend delle commodities permane. Al momento l’oro sale comunque a New York a $1.513,3 l’oncia (+0,4%), mentre l’argento si attesta a $36,19 (+4%).

Riguardo alle borse asiatiche la performance è stata negativas: Tokyo ha chiuso infatti oggi in ribasso più dell’1%, scontando come gli altri listini la decisione della Cina di aumentare per l’ennesima volta l’ammontare delle riserve obbligatorie che devono essere detenute dalle banche. In calo, in Asia, soprattutto i titoli del settore.

Intanto alle 12.32 circa (le 6:32 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di 2,60 punti (+0,19%), a quota 1.350,10 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 aumenta di 2,30 punti (+0,10%), a 2.409,50 punti.

Il contratto sul Dow Jones mette a segno un incremento di 23 punti (+0,18%), a 12.694.