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Borse Ue in recupero, Milano la migliore. Giù i futures Usa

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Le borse europee risalgono la china a fine mattinata, a dispetto dell’intonazione debole dei futures americani. I contratti sul Dow Jones perdono infatti 33 punti, quelli sul Nasdaq cedono 1,50 punti e quelli sullo S&P 500 arretrano di 3,6 punti.

Dopo aver aperto in calo sulla scia della performance negativa di Tokyo e delle altre piazze finanziarie asiatiche, incontrando fin dalle prime battute difficoltà a prendere una direzione ben precisa, i listini del Vecchio Continente optano così per la via del recupero.

Alle 13 circa ora italiana, tra i listini europei il migliore è Milano, con l’indice FTSE MIB in rialzo dello 0,69%, seguito da Zurigo che sale dello 0,47%. Bene anche Francoforte che avanza dello 0,23%, Bruxelles sale dello 0,27%, Amsterdam dello 0,10%, Londra dello 0,23%, e Parigi risulta piuttosto dimessa con un +0,09%.

Sono i minerari a frenare gli acquisti sulle borse del Vecchio Continente, riflettendo sul relativo Stoxx risorse di base un calo dell’1,38%, anche in scia al fallimento dlele trattative gfra Rio Tinto e BHP Billiton per una joint venture nel campo del ferro. Recuperano invece le banche e i finanziari, assieme ai tech.

Fra le note calde della mattinata va segnalata la Philips, che cede circa il 4%, punita da un outlook giudicato troppo cauto. La società olandese, tuttavia, ha annunciato utili triplicati nel trimestre.

I motivi del nervosismo di base che aleggia sui mercati sono diversi: intanto, ora che il numero uno della Fed Ben Bernanke ha parlato, l’adozione di un quantitative easing non è più un’incognita. Si sgonfia dunque il rally delle ultime settimane, che era stato alimentato soprattutto dalle scommesse di una nuova liquidità in arrivo (il cui ammontare, comunque, rimane tuttora un interrogativo).

C’è poi attendismo per i dati che saranno resi noti sia nel Vecchio Continente che negli Stati Uniti: in Usa oggi sarà il turno dell’indice relativo alla produzione industriale, mentre nei prossimi giorni attenzione al Beige Book della Federal Reserve.

Intanto l’euro conferma il fenomeno dello sgonfiamento del rally, calando nei confronti del biglietto verde. Detto questo, la moneta unica – che sta vivendo di fatto il caso del “buy the rumor, sell the news”, ora recupera dai minimi rispetto al dollaro, riposizionandosi sugli 1,39 USD (-0,5%).

Giù anche i prezzi dell’oro che scambiano sul Comex a 1.62,10 dollari l’oncia (in flessione di 9,9 dollari%), mentre il petrolio riagguanta sul Nymex la soglia degli 81 dollari al barile, cedendo comunque 11 centesimi rispetto alla chiusura di venerdì.

Tornando a Piazza Affari, prevalgono ora i segni più. Nel principale paniere, recuperano le banche trainate da UBI. Positiva Intesa Sanpaolo (+1,59%), che ha firmato l’accordo per l’acquisto del 51% di Banca Monte Parma; e fa bene anche Unicredit (+1,51%): è stato firmato stamani all’alba, l’accordo con i sindacati sui 4.700 esuberi di Piazza Cordusio.

Da segnalare tuttavia che le banche italiane sono comunque sotto i riflettori anche per quanto risulta dal bollettino di Bankitalia: i dati preliminari sull’andamento delle nuove sofferenze delle banche relativi al bimestre luglio-agosto hanno indicato infatti che le sofferenze bancarie potrebbero continuare ad aumentare “a tassi significativi” anche nei prossimi mesi.

Tra gli altri titoli, recupera debolmente la Fiat (+0,17%), che aspetta i numeri sulla trimestrale che saranno diffusi in settimana. Le azioni del Lingotto, si allineano alla debolezza dell’intero listino e all’andamento sottotono evidenziato dal comparto auto a livello europeo.

Ripresa anche per Enel (+1,14%), nel giorno di avvio della Ipo della controllata Enel Green Power che si chiuderà il 29 ottobre. Giù invece Snam Rete Gas (-1,91%)

Vira in territorio positivo Stm (+0,44%). Il produttore di chip italo-francese è alle prese questa settimana con i conti del terzo trimestre che saranno annunciati giovedì prossimo. Nello stesso giorno anche il colosso finlandese dei telefonini Nokia pubblicherà la sua trimestrale.

Tra gli assicurativi, continua l’interesse del mercato per il titolo Unipol, che a Piazza Affari è ancora protagonista di rialzi a fronte di vendite generalizzate. Le azioni infatti stanno registrando un progresso superiore al 2%. Tecnicamente la curva prosegue l’onda rialzista della settimana scorsa, alimentata da un ritorno di interesse degli investitori sul titolo, che da Ottobre 2009 ha percorso una discesa più delineata rispetto agli altri titoli del comparto, più resistenti in termini di forza relativa.

Da segnalare inoltre che, nella scorsa ottava, la curva ha rotto al rialzo la media mobile a 55 giorni tentando l’attacco alla resistenza individuata in area Unipol resiste alle vendite. In tenuta anche Fondiaria Sai (+0,48%).