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Borse Ue e futures Usa: domina la cautela

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Milano – In attesa dell’avvio delle contrattazioni di Wall Street, le borse europee riescono, seppur lievemente, a risalire la china. Il sentiment è improntato tuttavia alla cautela, in una sessione in cui gli scambi sono più bassi del solito per la chiusura della borsa di Londra. Francoforte cresce intanto dello 0,21%, mentre Parigi rimane ancora negativa, con un -0,23%; Madrid è ferma con un +0,03% e Milano sale dello 0,15%.

Tra i rialzi di Piazza Affari, in particolare del Ftse Mib, da segnalare Diasorin (+1,27%), Enel Green Power (+1,16%) e soprattutto Tod’s, che aumenta del 2,77%. Giù invece Finmeccanica (-0,93%), STM (-0,87%) e Fiat (-0,83%).

A questo punto, si attendono le nuove indicazioni macroeconomiche che arriveranno dagli Stati Uniti: in calendario, tra gli altri indicatori, anche l’indice della fiducia misurata dall’Università del Michigan. Nel frattempo, è debole la performance dei futures americani. (vedi quotazioni a fondo pagina)

Sul mercato valutario, rimane sotto i riflettori la continua forza dell’euro, che staziona sopra quota $1,48, a fronte del minimo degli ultimi tre anni che continua a essere testato dal Dollar Index, l’indice che misura la performance del biglietto verde nei confronti delle principali valute. Sui mercati newyorchesi, il rapporto eur/usd è al momento in crescita a $1,4867. La moneta unica perde invece contro il franco svizzero a 1,2888, mentre sale sullo yen a 120,95. Dollaro invece sotto pressione nei confronti della moneta nipponica, a 81,37.

Occhi sempre rivolti all’oro, che poco fa ha testato un nuovo record superando anche quota $1540, mentre l’argento punta sempre più a ridosso di quota $50. Al momento, sul Comex, l’oro scambia a $1.537,2, in rialzo di $6, mentre l’argento continua la sua corsa e avanza a $48,92, balzando di ben 137,9 cents.

Riguardo invece ai futures sul petrolio, questi risultano oggi piuttosto deboli, scendendo dal massimo degli ultimi 31 mesi testati ieri. A New York, le quotazioni sono in calo dello 0,16%, a $112,69.

“C’è il timore che il dato sul Pil Usa, che non è stato proprio entusiasmanete, indichi che la ripresa stia rallentando, con implicazioni negative sulla domanda del petrolio”, ha affermato Filip Petersson, in una intervista a Bloomberg. Petersson è strategist delle commodity presso SEB AB, società con sede a Stoccolma. Detto questo, i futures si preparano a segnare l’ottavo mese consecutivo di rialzi.

Intanto dal fronte economico europeo, sono state rese note oggi le vendite al dettaglio della Germania, che hanno segnato un ennesimo calo nel mese di marzo. Negativi i dati sul tasso di disoccupazione spagnola, che ha testato il massimo dal 1997. Resi noti anche i dati sulla disoccupazione e inflazione in Italia, mentre in Europa, l’Eurostat ha comunicato che le pressioni inflazionistiche sono di nuovo in crescita.

Alle 12.30 circa (le 6:30 ora di New York) il contratto future sull’indice S&P500 sale di appena 0,50 punti (+0,04%), a quota 1.355,40 punti.

Il contratto sull’indice Nasdaq 100 e’ in rialzo di 2,50 punti (+0,10%), a 2.404.

Il contratto sul Dow Jones mette a segno un rialzo di 2 punti (+0,02%), a 12.711.