Dopo una partenza cautamente positiva, le principali Borse dell’Unione hanno invertito sin dalla mattina la rotta portandosi in territorio negativo e chiudendo particolarmente pesanti dietro il calo del Nasdaq.
Sono scattate, infatti, le vendite per profit taking su tutte le Piazze dopo settimane di movimenti rialzisti, soprattutto sulla triade dei TMT. Ma oltre a tecnologici, media e telefonici, i realizzi sono arrivati anche sul comparto energetico che cede sull’aumento delle scorte USA superiori alle attese e per la forte contrazione sui future del Brent.
In dettaglio gli EuroStoxx segnalano vendite su Tecnologici (-2,89%), Media (-1,68%), Tlc (-2,89%), Energia (-3,21%), Assicurativi (-2,22%) e Bancari (-0,91%).
Tra le Borse la più pesante è stata quella di Parigi con il Cac che è scivolato del 2,08% sotto il peso di Alcatel (-2,6%), Bnp (-1,2%), Tf1 (-5,6%) e TotalFina (-3,4%). Le vendite nel pomeriggio hanno colpito anche STMIcroelectronics che ha ceduto il 2,6%.
France Telecom (-5,5%) stamane ha presentato i dati trimestrali che mostrano un fatturato in crescita del 36,5% a €10 miliardi grazie anche a un incremento del 33% del fatturato di Orange, ramo mobile di France Telecom, che ha raggiunto €3,4 miliardi. Il titolo ha sottoperformato il Cac perché la crescita reale del fatturato, escludendo acquisizioni e cambi valutari, è stata nel primo trimestre del 7,5% contro una crescita dell’8,1% nel primo trimestre 2000.
Londra ha ceduto l’1,85%. Pesanti i telefonici: Colt (-6%), Vodafone (-4,9%) e C&W (-2,7%). Tra gli energetici Bp Amoco perde il 3,9%. Lettera anche per Emi a -3,8%.
A Francoforte, le cui contrattazioni terminano alle 20:00, il Dax perde l’1,8% con i tecnologici a fare da zavorra: Epcos (-5,4%), Infineon (-3,7%) e Sap a -4,4%. Tra i telefonici Deutsche Telekom perde il 4,7%.
