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Borse: sono 10 anni dal famoso minimo dell’S&P 500 a 666

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Articolo di Pietro Di Lorenzo di Sos Trader

Il Ftse Mib disegna una white closing marubozu che archivia la sesta seduta positiva consecutiva e tocca livelli che non si vedevano da 4 mesi (dal 3 ottobre)
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Ci lasciamo alle spalle un bimestre straordinario per Piazza Affari che si è apprezzata di quasi il +13%  recuperando buona parte dei ribassi realizzati nel 2018 (-16.75%).  Fra le Blue Chips si registrano rialzi superiori al 25% su titoli come: Saipem, Azimut Holding, Ferrari, Finecobank, Tenaris mentre l’unico titolo con un bilancio negativo da inizio anno è A2A.

Ancora più peculiare la situazione degli indici USA che dopo il violento ribasso di fine anno (S&P 500 perse circa 450 punti nelle prime  settimane di dicembre fino a toccare “il bottom di Santo Stefano” in area 2.350)  è ripartito a spron battuto riportandosi in prossimità dei massimi assoluti.

Dopo il crollo del 1987 i mercati hanno sempre più fatto affidamento sulla politica monetaria per salvarsi dall’eventualità che qualcosa potesse andare storto. Questo concetto è solitamente chiamato "Fed Put"
[/media-credit] Dopo il crollo del 1987 i mercati hanno sempre più fatto affidamento sulla politica monetaria per salvarsi dall’eventualità che qualcosa potesse andare storto. Questo concetto è solitamente chiamato “Fed Put”.

Inoltre c’è da considerare che mercoledì ricorrerà il decennale del famoso minimo a 666 punti che S&P 500 toccò il 6 marzo del 2009 da cui è partito uno dei più grandi movimenti rialzisti della storia dei mercati Usa. Dopo 10 anni di rialzi il rischio di una interruzione del movimento si fanno via via crescenti.

Operativamente dopo avere liquidato BANCA IFIS (con un ottimo profitto del 6,98% in 3 giorni) teniamo in portafoglio un titolo industriale che non riesce a rimbalzare dai minimi di periodo. Per il momento non incrementiamo l’esposizione attendendo un veloce storno che ci potrebbe consentire di entrare a prezzi migliori di quelli attuali.

Borse in allerta: 10 anni dal minimo di 666 dell'S&P 500
[/media-credit] Piazza Affari e Borse in allerta: mercoledì 6 marzo sono 10 anni dal minimo di 666 dell’S&P 500

Borse, i titoli più interessanti per la prossima seduta

BREMBO mostra crescente forza relativa riportandosi a contatto con la media mobile a 200 periodi che (come è molto evidente dal grafico) per diverse volte negli ultimi mesi si è opposta alla salita dei prezzi. Una chiusura superiore a 11€ fornirà interessanti segnali di inversione.

MONCLER strappa violentemente al rialzo, festeggiando i risultati. Attendiamo un veloce pull back che ci consentirà di individuare un punto di ingresso a più basso rischio.

PIRELLI riprende quota dopo il tonfo di mercoledì, riportandosi a contatto con la resistenza chiave passante in area 6,2€. Possibile intervenire a seguito del breakout di questo livello.

JUVENTUS dopo il recente sell off mostra timidi segnali di reazione in area 1,2€. L’interruzione della serie di massimi giornalieri decrescenti (con il superamento di 1,24€) potrebbe innescare un tentativo di rimbalzo.

Interessante configurazione grafica per AUTOGRILL che disegna un hammer con volumi chiudendo sui massimi di seduta. I prezzi disegnano l’ottavo massimo giornaliero decrescente consecutivo. L’interruzione di questa lunga serie (con il superamento di 7,64€) darà il via a una repentina accelerazione.