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BORSE: SEDUTA CONTRASTATA PER LE PIAZZE EUROPEE

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Seduta contrastata per i principali mercati europei. Nonostante il Vecchio Continente abbia registrato un primo trimestre a livelli d’eccellenza – il Dow Jones Stoxx 600 è avanzato del 4,5%, l’Euro Stoxx 50 è progredito del 3,5% – le piazze finanziarie internazionali sono apparse opache con Londra, Madrid e Zurigo in calo e Parigi e Francoforte sostanzialmente invariate.

Sugli scambi, si è fatto sentire l’ennesimo rialzo del costo del greggio il quale – se ha fatto salire il comparto energetico – ha iniziato anche a tratteggiare l’ipotesi di un rallentamento generale della crescita economica mondiale a causa delle spese sempre più alte, stimate in capo ai singoli Paesi, per l’approvvigionamento di energia.

Tra i singoli settori, come detto, bene si è comportato quello delle compagnie petrolifere – con la francese Total a guadagnare lo 0,9% e l’iberica Compania Espanola de Petroleos il 2,9% – e quello delle materie prime trascinato dalla britannica Bhp, la prima società mineraria al mondo, progredita dello 0,9% sulle prospettive di una crescita della domanda di materie prime da parte della Cina e della sua economia in costante espansione.

Negativo, invece, quello delle tlc, trascinato verso il basso dalla società spagnola Telefonica, apparsa in flessione dello 0,96%. Sulla sua scia male si sono comportate anche Telefonica Moviles (-1,19%) oltre alle inglesi Bt (-0,84%) e Vodafone (-0,71%).

Al centro dell’attenzione – come da alcuni giorni a questa parte – anche il mondo degli istituti di credito, movimentato dalle offerte d’acquisto spiccate da Bbva e Abn Amro nei confronti di Bnl e Antonveneta. Fuori dai confini italiani, Abn ha raccolto l’1,8% mentre Bbva lo 0,48%. In flessione, invece, la britannica Barclays, (-0,64%), le francesi Credit Agricole (-0,57%) e Bnp Paribas (-0,64%) oltre alle spagnole Banco Popular (-0,80%) e Santander (-0,74%).

Sul mercato tricolore, ottima la performance di Capitalia salita del 2,36% sopra la soglia dei 4,02 euro, ai massimi dal 2001, anche sulla scia delle speculazioni relative al ruolo che potrebbe giocare, in via ipotetica, nelle vicende bancarie di queste settimane. In coda alla banca romana – i cui titoli erano stati visti comunque dalla comunità finanziaria sui 4 euro alla presentazione dei dati 2004 – bene è andata Mps, cresciuta del 2,32% a 2,59 euro all’indomani della presentazione dei dati di bilancio 2004 mentre invariata sul prezzo dell’Opa (25 euro) è rimasta Antonveneta.

Lieve calo per la Popolare Lodi (-0,12%) mentre Bnl è avanzata dello 0,28% euro in attesa degli sviluppi relativi all’Ops lanciata nei suoi confronti da Bbva. In rialzo Intesa (+2,08%) e invariata Unicredit (-0,06%) dopo la smentita congiunta alle indiscrezioni circolate in merito ad una fusione fra i due gruppi. Bene, ancora, Sanpaolo Imi, in progresso dell’1,82% e sostenuta, già alla vigilia, dalle speculazioni su un possibile rafforzamento del Santander all’interno del suo capitale.

Di seguito la chiusura degli indici dei titoli guida delleprincipali borse europee. – Londra -0,13% – Parigi +0,08% – Francoforte +0,03% – Milano +0,30% – Madrid -0,23% – Amsterdam +0,16% – Stoccolma +0,12% – Zurigo -0,05%.(ANSA).