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Borse in calo per sesta seduta, Milano peggiore d’Europa

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Milano – Seduta difficile per il mercato azionario del Vecchio Continente, appesantiti dalla lettura della Fed dell’economia che ha parlato ieri di una crescita lenta e della necessita’ di tenere i tassi bassi. Domani sara’ la volta della Bce.

Intanto l’attenzione e’ concentrata sui nuovi dati sul pil e sulla produzione industriale dell’area euro. Al giro di boa Piazza Affari cede l’1,23%, Parigi lo 0,71%, Francoforte l’1,03% e Londra lo 0,86%. E’ la sesta seduta negativa consecutiva.

All’interno della sfera della crisi del debito sovrano, il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble propone uno swap di bond ellenici detenuti dagli investitori privati: l’obiettivo dello scambio dei bond ellenici detenuti dagli investitori privati e’ estendere le scadenze dei titoli di Stato da sette anni e dare tempo ad Atene per implementare le misure di austerita’ e guadagnarsi la fiducia del mercato.

Circolano nel frattempo voci di un piano da 100 miliardi in tre anni. Il contributo del Fondo monetario potrebbe arrivare a 40 miliardi. Altri 30 dovrebbero arrivare dal piano di privatizzazione del paese. Si ipotizza scenario di trattativa con il settore privato per quanto riguarda i titoli detenuti in portafoglio. I Cds ellenici scambiano a quota 1.430 punti base e in generale stamattina prevale la tranquillita’ nel mercato dei bond dei periferici.

Meno bene le borse. La disoccupazione in Grecia e’ salita al 16,1% (vedi grafico in pagina). Milano e Lisbona pagano i dati sul Pil e sono le peggiori d’Europa. Il rallentamento della crescita e’ stato peggiore del previsto in Italia nel primo trimestre. Solo Danimarca, Cipro e Portogallo hanno fatto meglio. Produzione industriale a picco per la Grecia: -11%, una contrazione molto accentuata.

Nel mezzo tra i commenti Bernanke e quelli della Bce, attesi per domani, troviamo il tema del petrolio. Sta aumentando l’attesa per il comunicato dell’Opec in cui verranno annunciate le prossime strategie dei maggiori esportatori di greggio al mondo.

E’ stato un mese di maggio no per l’economia e il mercato azionario. Frenata dopo otto mesi positivi delle borse. Intanto sono usciti i dati sul Pil che hanno mostrato un’accelerazione della crescita economica europea: il dato Eurostat sul primo trimestre del 2011 ha evidenziato un rialzo del Pil dello 0,8% sia nella zona Euro che nell’Ue27. Nell’ultimo trimestre dell’anno scorso il dato era migliorato rispettiamente dello 0,3% e dello 0,2%.

A crescere sono soprattutto l’economia tedesca (+1,5%) e quelle dei paesi baltici (Estonia +2,1%, Lituania +3,5%); rialzi dell’1% per Francia, Belgio, Austria e Polonia, mentre il rialzo del Pil italiano e’ inferiore alla media, +0,1% come nel trimestre precedente. Nell’Eurozona, la spesa per i consumi finali delle famiglie e’ aumentata dello 0,3%, la formazione lorda di capitale fisso e’ salita del 2,1%, le esportazioni dell’1,8% e le importazioni dell’1,9%. Nello stesso periodo, il Pil degli Usa e’ salito dello 0,5% mentre in Giappone e’ sceso dello 0,9%.

Sul fronte macro, il presidente della Fed Ben Bernanke ha offerto un’analisi dell’economia americana, incidendo sul sentiment degli operatori. Roberto Russo di Cofin SIM ha commentato l’avvio delle borse europee ai microfoni di Class CNBC: “Permane un atteggiamento timoroso delle borse. Appena Bernanke ha citato che dati macro e occupazione hanno frenato, i mercati hanno pagato dazio”.

Gli investitori hanno enfatizzato solo le informazioni negative ieri, perche’ va ad ogni modo precisato che il presidente della Fed ha parlato anche di una ripresa nella seconda parte dell’anno. Come se non bastasse, in Germania la produzione industriale e’ inaspettatamente calata in aprile, facendo temere per un rallentamento anche del motore dell’Europa.

Tra i singoli, sul listino milanese occhi puntati sulla Popolare di Milano all’indomani del cda per le controdeduzioni alla recente ispezione di Bankitalia. In un paniere principale dominato dal segno meno, pesanti i bancari che viaggiano nei bassifondi del listini principale. In sofferenza anche gli assicurativi con Fonsai e Generali. Giu’ anche l’energia con Eni ed Enel che cedono circa un punto percentuale. Tra gli industriali guidano i ribassi Pirelli e Fiat. In netto calo Tod’s (-1,92%).

Intesa Sanpaolo e’ stata promossa da Exane Paribas a Overweight (citato l’aumento di capitale che “va nella direzioni giusta”), ma tutto il settore del credito cede quota in linea con l’andamento generale di borsa. I titoli cosi’ come quelli di Unicredi scambiano pero’ in rosso.

Dopo un avvio forte l’azione Telecom Italia Media e’ stata sospesa per eccesso di ribasso, cadendo vittima di vendite scatenate dalla “speculazione”, secondo quanto riferito a Reuters dai trader. Il titolo era partito in forte rialzo sulle attese di un approdo di Michele Santoro a La7 – che ieri hanno fatto balzare le azioni del 17,5% – e sulle indiscrezioni, riportate da MF, di un possibile delisting del titolo da parte della controllante Telecom Italia. Oggi poi, alcuni quotidiani hanno scritto di un interessamento per La7 da parte di Rcs dopo i rumor, smentiti, che indicavano un interesse da parte dell’ingegner De Benedetti. Ma le voci di delisting sono poi state smentite da una nota di Telecom. Nella nota si chiarisce la posiione in merito agli interrogativi posti dalla Consob.

“Alla luce dell’andamento del titolo oggi, si puo’ dire che e’ vittima di speculazione: evidentemente quando il titolo ha toccato quota 0,23-0,24 molti hanno deciso di chiudere le posizioni perche’ temevano di perdere il rialzo accumulato in due giorni”, osserva un trader.

Sul fronte valutario prosegue in progresso la seduta per l’euro che scambia in negativo, avvicinandosi a quota 1,47 dollari. La moneta unica viene scambiata a $1,4648, in rosso dello 0,3%.

Fase attendista sul fronte delle commodities futures sul petrolio sono si attestano in ribasso dello 0,78% a 98,32 dollari al barile. L’oro e’ in flessione dello 0,4% a 1.537,9.