Società

Borse giu’, allarme per Regno Unito e banche spagnole

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Azioni Italia

Atlantia (EUR16,79): gli analisti di Nomura hanno riavviato la copertura sul titolo con rating buy e prezzo obiettivo di EUR24,5.

Fiat Industrial (EUR9,91): chiude la seduta in buon rialzo. Gli analisti di Nomura hanno avviato la copertura sul titolo con giudizio buy e target price di EUR13.

Intesa SP (EUR2,355): l’AD Passera ha dichiarato che per il momento Intesa Sanpaolo non ha in programma alcuna ipotesi di quotazione del maxi polo assicurativo, creato dalle fusioni di veicoli esistenti: SudPolo Vita, Centro Vita, Eurizon Vita, Intesa Vita.

Premafin (EUR0,7565): l’assemblea di Premafin ha dato il via libera all’aumento di capitale che consentirà l’ingresso di Groupama nell’azionariato, facendo compiere alla holding un importante passo nella marcia di avvicinamento ai francesi. Il presidente Giulia Ligresti, primogenita di Salvatore, ha definito l’accordo con Groupama come “un’importante opportunità che consente di affrontare il futuro con maggiore serenità”.

Saipem (EUR35,46): la consegna del mezzo di perforazione Scarabeo 8 di proprietà di Saipem subirà un ritardo di 6 mesi rispetto ai tempi di consegna per alcune modifiche nel sistema elettro-strumentale.

Azioni Estero

3M (USD87,98): ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile per azione di USD1,28 per azione (un centesimo oltre le attese) a fronte di ricavi saliti a USD6,7 mld (+9,6%). La conglomerata industriale Usa ha detto di attendersi per il 2011 un Eps, escludendo le poste straordinarie, compreso nel range USD6,17-6,42 rispetto ad attese di consensus di USD6,14. Per quest’anno 3M prevede una crescita delle vendite a doppia cifra.

Dupont (USD49): ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile superiore alle attese e ha rivisto al rialzo le previsioni 2011. l’Eps si attesta a USD0,40(USD0,5 escluse le poste straordinarie), sopra il consensus di 32 cents. In rialzo anche i ricavi a USD7,4 mld (attesi USD6,95 mld). Il gruppo vede per il 2011 un Eps nel range USD3,45-3,75, sopra la guidance precedente di USD3,30-3,60. L’acquisizione di Danisco potrebbe però ridurlo di 0,30-0,45 cents.

Johnson&Johnson (USD60,95): ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile per azione pari a USD0,70 (USD1,03 escluse le poste straordinarie, che corrispondente anche al dato atteso degli analisti), a fronte di ricavi scese a USD15,6 mld (da USD16,03 mld). Per l’intero 2011 l’Eps è visto nel range USD4,80-4,90 escluse le poste non ricorrenti, sotto il consensus di USD4,97.

Verizon (USD35,90): ha chiuso il quarto trimestre 2010 con un utile per azione di USD0,93 cent, inclusi di 39 cents di profitti non operativi., ben sopra le attese degli analisti che ndicavano un Eps limitato a 55 cents. I ricavi si sono attestati a USD26,4 mld, in linea con i USD26,48 mld stimati. Nel wireless, Verizon ha registrato 955.000 nuovi clienti nel trimestre.

Piazza Affari

L’indice FTSE/Mib chiude le contrattazioni in calo di circa l’1% appesantito da Stm, che ha risentito delle difficoltà della jv con Ericsson, e dalle banche che a loro volta hanno risentito dell’esclusione delle azioni privilegiate e risparmio dal calcolo del capitale di vigilanza degli istituti. Male soprattutto Mps e a seguire Bpm, Intesa e BP. In controtendenza la galassia Agnelli: le due Fiat salgono del 2% con la versione Industrial che sfrutta Nomura, bene anche la holding Exor. Sale Bulgari.

Borse europee

L’indice EuroStoxx50 chiude la seduta in calo di circa lo 0,8% in linea con la debolezza europea dopo il dato sul Pil inglese e con Wall Street che al momento cede circa lo 0,5%.

Pesante le risorse di base ed il bancario, male anche il retail mentre tengono il chimico e l’auto. Tra i singoli titoli, male Santander e BBVA, in lettera anche Nokia. Bene Crh.

Macroeconomia

Nel Regno Unito il Pil relativo al 4Q10 è risultato in rallentamento: a fronte di attese per un rialzo dello 0,5% su base trimestrale e del 2,6% su base annua, il dato è di un calo dello 0,5% t/t e di 1,7% a/a. Negli Stati Uniti i prezzi delle case monofamiliari sono calati a novembre per il quinto mese consecutivo.

L’indice S&P/Case-Shiller, che tiene conte dei prezzi delle case delle 20 aree metropolitane è sceso dello 0,5% a novembre, (rispetto a -1,0% di ottobre) e dell’1,6% su base annua (rispetto a -0,8% del mese precedente). Anche rispetto alle attese degli analisti (-1,4%) l’indice indica un flessione più accentuata.

L’indice di fiducia dei consumatori Usa è stato fissato a 60,6 pts a gennaio, in rialzo sia rispetto alle attese (54,3) che al dato di dicembre (53,3 rivisto rispetto al dato preliminare di 52,2). Standard & Poor’s ha rivisto l’outlook sul Sud Africa da Negativo a Stabile, mantenendo il rating a ‘BBB+’.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei, la moneta unica si mantiene in area 1,36 contro il biglietto verde dopo aver fallito la violazione di 1,37.

Debole la sterlina dopo il dato sul Pil del 4Q. Sul mercato delle commodities, il Wti Usa si mostra debole a USD86,50 al barile.

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