Il passaggio, seppure per un soffio, della riforma fiscale americana al Senato genera entusiasmo nei mercati azionari e aiuta il dollaro. Trainata in alto dalle banche, Piazza Affari avanza. Sul Forex il dollaro Usa rimbalza ai massimi di due settimane: l’approvazione del maxi piano di abbattimento delle tasse, compreso il taglio della corporate tax al 20% dal 35%, voluto dall’amministrazione Trump aumenta anche le chance di un ciclo di rialzo dei tassi più aggressivo da parte della Federal Reserve (motivo per il quale il biglietto verde si rafforza).
In Usa nuovo record per il Dow Jones e per l’S&P 500, mentre il Nasdaq continua a muoversi in direzione opposta (vedi grafico), patendo la debolezza dei tecnologici. Europa i trader si concentrano sulle novità che giungeranno dal fronte della Brexit: oggi i negoziati sull’addio di Londra all’Ue entrano nel vivo con l’incontro tra la premier britannica Theresa May e il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker. L’euro è debole, mentre la sterlina è ben impostata: un accordo sui termini e costi del divorzio sembrerebbe ormai vicino.

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I mercati vanno di corsa dopo la vittoria sudata di Trump sul fisco. Malgrado i dati poco convincenti delle vendite di auto in Italia, dove le immatricolazioni hanno registrato un -5% in novembre, contro il +6,79% del mercato (quota in calo da 28,4% di novembre 2016 a 25,3%), il titolo FCA è tra i più richiesti (+2,5%). Marchionne ha ipotizzato una doppia IPO per Magneti Marelli e Comau nel 2018, escludendo quindi le recenti indiscrezioni relative a un accorpamento delle due controllate e successivo scorporo e quotazione.
Alla ripresa delle contrattazioni dopo la pausa del fine settimana i trader a New York si ritroveranno a dover fare i conti con un contesto già visto a Wall Street: gli indici di Borsa che scambiano su nuovi livelli record. I future sul Dow Jones dicono che il paniere delle blue chip dovrebbe guadagnare circa 200 punti dopo che il Senato ha approvato con soli 51 voti a favore contro 49 contrari la riforma del fisco, il pilastro dell’agenda politico economica di Trump. Significa che la corsa dei listini azionari iniziata con l’elezione a sorpresa del leader dei Repubblicani dovrebbe continuare ancora per un po’.
Le speranze che Casa Bianca e Repubblicani avrebbero trovato un’intesa per apportare i tagli alle tasse era uno dei principali fattori dietro al “Trump rally” dell’ultimo anno. Ora Senato e Camera devono trovare un accordo su un testo legislativo unico da sottoporre al presidente perché questo lo possa firmare. La corsa dei listini azionari iniziata con l’elezione a sorpresa del leader dei Repubblicani dovrebbe continuare ancora per un po’ di tempo.
Grazie alle notizie di grandi passi avanti fatti nelle trattative tra Irlanda e Regno Unito su dogana e confine, sul Forex la sterlina è salita ai massimi di un mese nei confronti dell’euro, toccando i €1,1415 euro. Pare che la premier britannica May abbia fatto concessioni anche sul conto da pagare per il divorzio dall’Ue.
Grazie alle notizie di grandi passi avanti fatti nelle trattative tra Irlanda e Regno Unito su dogana e confine, sul Forex la sterlina è salita ai massimi di un mese nei confronti dell’euro, toccando i €1,1415 euro. Pare che la premier britannica May abbia fatto concessioni anche sul conto da pagare per il divorzio dall’Ue. Sul dollaro la sterlina, in rialzo del 6% dai minimi di agosto, sale di un centesimo a $1,352.
A Piazza Affari Prysmian cede terreno (-4,6%) dopo l’acquisto di General Cable da 3 miliardi. In lieve ripiegamento anche Leonardo e Mediaset. L’indice Ftse Mib avanza dell’1,20% e sulla stessa linea il Ftse all share. Tra i titoli principali in evidenza Fca che mette a segno un progresso del 3,20%. Maglia rosa a Buzzi che sale del 4,15%. Ben comprate anche Stm che segnano un rialzo del 3%. Denaro sul comparto bancario con Bper che sale del 2,65%, Ubi guadagna intorno al 2,50%, rialzi intorno all’1,50% per Intesa Sanpaolo, UniCredit sale dell’1%.
Un esempio di come a beneficiare della riforma fiscale di Trump saranno i più ricchi e a dover pagare più tasse saranno i meno benestanti.
A beneficiare della riforma fiscale di Trump saranno chiaramente i ricchi: a dover pagare più tasse saranno i meno benestanti.
La capitalizzazione dei mercato azionari globali non è molto lontana dal traguardo dei 100mila miliardi di dollari. Mancano all’incirca altri mille miliardi e poi sarà raggiunta la soglia magica
La capitalizzazione dei mercati azionari globali non è molto lontana dal traguardo dei 100mila miliardi di dollari. Mancano all’incirca altri mille miliardi e poi sarà raggiunta la soglia magica
Grazie alle notizie di grandi passi avanti fatti nelle trattative tra Irlanda e Regno Unito sui nuove norme per regolare le attività e passaggi al confine tra le due Irlande, sul Forex la sterlina è salita ai massimi di un mese nei confronti dell’euro, toccando i €1,1415 euro. Pare che la premier britannica May abbia fatto concessioni anche sul conto da pagare per il divorzio dall’Ue. Sul dollaro la sterlina, in rialzo del 6% dai minimi di agosto, sale di un centesimo a $1,352.
Nuovo record per il Dow Jones. Come lasciavano intendere le prove dei future sui principali indici della Borsa Usa, il paniere delle blue chip e quello allargato S&P 500 scambiano sui massimi assoluti, forti di un rialzo di circa l’1%. I trader di New York stanno festeggiando le prospettive d una maxi riforma fiscale, che prevede un abbattimento della corporate tax al 20% e che se vedrà la luce dovrebbe essere pro azienda, pro crescita e in generale favorevole ai più ricchi. Prima della firma del president Trump bisogna che Senato e Camera trovino un accordo su un testo legislativo unico di riforma fiscale.
Il Nasdaq si muove in controtendenza, con i titoli Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google che fanno fatica ad attirare ordini di acquisto in Borsa. Ora i FAANG sono sotto i livelli di venerdì.
Chiusura in progresso per il listino Ftse Mib che ha scambiato sopra la linea di parità durante tutta la sedueta. In vetta al paniere delle blue chip si colloca Buzzi Unicem, che guadagna oltre il 4%. Positive anche Luxottica, Fca, Bper Banca e Tenaris. Chiudono in calo invece Prysmian, Ferrari, Leonardo, Banco Bpm e Azimut.
I mercati vanno di corsa dopo la vittoria sudata di Trump sul fisco. Malgrado i dati poco convincenti delle vendite di auto in Italia, dove le immatricolazioni hanno registrato un -5% in novembre, contro il +6,79% del mercato (quota in calo da 28,4% di novembre 2016 a 25,3%), il titolo FCA è tra i più richiesti di giornata (+2,5%). Sergio Marchionne ha ipotizzato una doppia IPO per Magneti Marelli e Comau nel 2018, escludendo quindi le recenti indiscrezioni relative a un accorpamento delle due controllate e successivo scorporo/quotazione.