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BORSE: A MILANO IN FUMO 17 MLD, MA OUTLOOK STABILE

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Macroeconomia

In linea con le attese di mercato, la Banca Centrale Europea ha confermato i tassi di riferimento dell’Area Euro invariati all’1%. In Germania gli ordini del settore manifatturiero sono cresciuti in marzo del 5% rispetto a febbraio, nettamente sopra le attese che convergevano su +1,2% dopo che in febbraio erano rimasti invariati rispetto al mese precedente.

Nel Regno Unito l’indice dei direttori acquisto (Pmi) del settore dei servizi è sceso in aprile a 55,3 pts, sotto il consensus degli analisti di 57 e alla
lettura precedente pari a 56,50.

Negli Stati Uniti i sussidi settimanali alla disoccupazione registrano una flessione di 7 mila unita’, ad un totale di 444.000 (consensus +440 mila). La produttivita’ non agricola è invece cresciuta nel primo trimestre 2010 del 3,6%, mentre gli analisti si attendevano una crescita pari al 2,5% dopo il +6,9% della lettura precedente.

Cambi e commodities

In chiusura dei mercati europei il cambio Eur/Usd quota 1,2720 mentre il petrolio Wti scambia a USD78,80 al barile.

Azioni Italia

Finmeccanica (EUR8,87): si è aggiudicata commesse per un valore complessivo di oltre EUR140 mln attraverso le sue aziende DRS, SELEX Sistemi Integrati, SELEX Galileo, SELEX Communications ed Ansaldo Energia.

Generali (EUR14,21): gli analisti di Bank of America-ML hanno ridotto il target di prezzo da EUR18,5 a EUR17,5, la raccomandazione è neutral. Generali cede lo 0,1% a EUR14,98.

Raccolta Fondi: secondo i dati forniti da Assogestioni, il sistema dei fondi di investimento in Italia ha visto in aprile una raccolta positiva per EUR76 mln, in forte rallentamento rispetto a quella di marzo (+EUR1,9 mld). Bene soprattutto i fondi obbligazionari, che attraggono risparmi poco inferiori a EUR1,3 mld, che arrivano ad avere con un peso vicino al 40% del patrimonio gestito complessivo. Flussi positivi anche per i fondi flessibili (+EUR824 mln) e bilanciati (EUR378 mln). Continua il deflusso per i fondi liquidità, con riscatti ad aprile per circa EUR2 mld ed azionari negativi per EUR266 mln.

Recordati (EUR5,70): ha chiuso il primo trimestre 2010 con utile netto in crescita dell’8,5% a EUR30 mln, un utile operativo in salita del 6% a EUR43,1 mln e ricavi a EUR185,9 mln (+1,2%). Nel pomeriggio è attesa la presentazione dell’aggiornamento al piano industriale al 2012.

Telecom Italia (EUR0,9415): ha chiuso il primo trimestre 2010 con utile netto di EUR611 mln (+30,7% rispetto al 1Q09) a fronte di ricavi calati a EUR6,483 mld (-0,7%). Il free cash flow operativo del periodo si attesta a EUR745 mln, il debito finanziario netto rettificato, che non tiene conto degli effetti contabili derivante dalla valutazione al fair value dei derivati, è pari a EUR33,262 mld (da EUR33,949 mld di fine 2009). L’attività in Brasile segna ricavi in rialzo del 31,2% a EUR1,392 mld ed un Ebitda pari a EUR381 mln (+64,9%).

Azioni Estero

Commerzbank (EUR5,82): ha chiuso il primo trimestre 2010 con un utile netto di EUR708 mln dopo la perdita di EUR864 mln registrata nel 1Q09, sopra le attese medie degli analisti ferme a EUR473 mln. L’utile operativo si è attestato a EUR771 mln (da -EUR595 mln). L’Ad Blessing ha spiegato che la seconda maggiore banca tedesca non ha ancora raggiunto i suoi obiettivi, ma i risultati positivi mostrano che è sulla giusta strada verso i target fissati per il 2012. Commerzbank ha poi reso noto la propria esposizione verso la Grecia, pari EUR3,1 mld a fine marzo. L’esposizione della banca tedesca ammonta poi a EUR10,7 mld verso l’Italia, a EUR9,8 mld verso la Spagna, a EUR1,9 mld verso il Portogallo e a EUR1 mld nei confronti dell’Irlanda.

Freddie Mac (USD1,35): il gigante statunitense dei mutui, già salvato dalla bancarotta nel settembre 2008, chiederà alla Casa Bianca altri USD10,6 mld, a causa degli USD8 mld di perdite registrate nel primo trimestre 2010. Il costo del salvataggio salirà in questo modo a USD61,3 mld.

Hermès (EUR99,80): il gruppo francese del lusso ha annunciato di avere registrato nel primo trimestre 2010 un fatturato in rialzo a EUR507,7 mln (+20% rispetto al 1Q09) a fronte di attese di mercato pari a EUR464,8 mln.

SunPower (EUR15,40): la società californiana realizzerà una centrale l’energia solare da 1,3 megawatt nella provincia di Frosinone, che dovrebbe essere operativa entro la fine dell’anno.

Swiss RE (CHF45,75): archivia il 1Q10 con un utile netto migliorato a USD158 mln (+22%), oltre il consensus pari a USD78 mln, nonostante le elevate richieste di risarcimento legate ad un considervole numero di gravi catastrofi naturali (soprattutto il terremoto in Cile) che ha limitato i profitti della seconda compagnia riassicurativa mondiale.

Warner Music (USD7,20): ha chiuso il secondo trimestre dell’esercizio fiscale 2010 con una perdita di USD25 mln (pari a -USD0,17 per azione) rispetto al rosso di USD68 mln del 1Q09 (-USD0,45). Il mercato si attendeva un Eps negativo di 30 cents. I ricavi del periodo sono scesi a USD662 mln (-1%).

L’indice Ftse/Mib

Chiude le contrattazioni in pesante calo (-4,27%) registrando la peggior performance tra le principali piazze finanziarie europee, con Piazza Affari affossata dalle forti perdite del comparto bancario dove diversi titoli cedono quasi il 10%. Pesa ancora il problema Grecia ed i timori di contagio ai periferici di Eurozona, con alcuni operatori che iniziano a parlare di rischio paese anche per l’Italia. In netto calo anche Atlantia, Exor, Impregilo, Telecom Italia, Eni, Fiat, Saipem e Buzzi Unicem. Tengono solo Bulgari e Pirelli.

L’indice EuroStoxx50

Termina gli scambi in forte calo (-2,24%), con le borse europee che sembrano in balia di qualsiasi sviluppo sul fronte della crisi greca in un mercato che continua a temere il rischio di contagio. Negativa anche Wall Street. Cedono oltre il 4% Axa, Bbva, Allianz, Santander, Deutsche Bank, Ing e SocGen. Tengono invece Danone, Siemens, Bayer, Munich RE, Schneider e Unilever.

Grafico del giorno: Parmalat

La violenta flessione accusata di recente con il conseguente allargamento delle bande di Bollinger sta conducendo il titolo verso il supporto di EUR1,884 (top di fine luglio 2009); il breakout di tale livello potrebbe favorire ribassi fino al successivo sostegno rappresentato dai minimi 2010 a EUR1,714 e quindi a EUR1,655 (minimo di luglio 2009).

In caso di risalita delle quotazioni (da notare l’incrocio ascendente della MM a 65 gg su quella a 100 gg), il primo importante target di prezzo si trova in area EUR2, mentre i successivI sono indicati a EUR2,06 e quindi a EUR2,16 sui top del 2010.

I volumi hanno recentemente mostrato alcuni picchi oltre la media mentre nelle ultime sedute sono in calo. Tra i principali indicatori, il Macd ha violato al ribasso la propria Signal Line e sta per scendere sotto la linea dello zero, l’Rsi ha incrociato verso il basso la propria media mobilie a breve ed è prossimo all’ingresso in Ipervenduto mentre un segnale di un possibile rimbalzo arriva dallo Stocastico.

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