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BORSA & MERCATI: ECCO PERCHE’ SALE QUASI TUTTO

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono scesi su tutta la curva, portando il differenziale 2-10 anni a 207 pb. Continua a scendere il tasso Euribor tre mesi, fissato ieri a 0,77%. Il dato finale del Pil italiano del secondo trimestre ha evidenziato un contributo positivo dei consumi privati e pubblici che hanno risentito delle misure di stimolo del governo, mentre negativo è stato il contributo delle esportazioni nette, investimenti e scorte.

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Il dato migliore delle attese se confermato dai dati macro potrebbe far pensare ad una crescita congiunturale positiva già nel trimestre in corso. In Italia le aste sui Bot a 3 e 12 mesi hanno registrato una buona domanda, malgrado i rendimenti siano ai minimi. La riunione della Boe si è conclusa con un nulla di fatto. L’Istituto ha infatti confermato il tasso di riferimento e quello di remunerazione sulle riserve allo 0,5%, lasciando invariato il suo programma di acquisto di bond governativi.

Secondo le dichiarazioni di alcuni membri della Bce le misure non convenzionali adottate dall’istituto potrebbero rimanere in essere fino al prossimo anno. Secondo Mersch la Bce monitorerà l’impatto delle misure fino alla fine dell’anno, mentre Weber ritiene che la crescita economica non sia sufficientemente robusta da poter proseguire senza stimoli monetari. Sul decennale il supporto si colla a 3,25%.

Negli Usa tassi in calo malgrado la continuazione del rialzo dei listini azionari. Si ripropone pertanto un contesto di forte domanda sui titoli governativi, sui corporate bond ed infine anche sul mercato azionario. A testimonianza di ciò l’ennesima ottima accoglienza delle aste di Treasury, come nel caso ieri (12Mld$) del segmento trentennale che ha evidenziato un rapporto domanda/offerta record dal novembre 2007. Nel frattempo diverse indicazioni spingono gli operatori ad essere più ottimisti sul fronte azionario, come ad esempio la revisione al rialzo delle stime sulla domanda di petrolio per il 2010 o ancora il calo delle richieste settimanali di disoccupazione.

Il Tesoro si prepara così a rimuovere alcuni dei provvedimenti adottati in precedenza per far fronte all’emergenza della crisi. Così ad esempio ieri il ministro del Tesoro Geithner ha dichiarato che non sarà rinnovata la garanzia governativa (in scadenza a fine settembre) sui fondi monetari. Allo stesso tempo, Kohn, storico membro della Fed, ha dichiarato che sono improbabili rialzi rapidi dei tassi di interesse a causa del basso livello di inflazione e della debolezza ancora dell’economia. Nel breve supporto sul decennale a 3,30%.

Valute: Dollaro sempre in prossimità di 1,46 vs. Euro, sulla scia di un clima più positivo che sta continuando a supportare i listini azionari. Nel breve resistenza a 1,4622, superata la quale si aprirebbe lo spazio fino a 1,4750. Lo Yen si è apprezzato durante la notte sulla scia del calo del listino azionario giapponese, penalizzato dalla revisione al ribasso del Pil nipponico relativo al secondo trimestre (+2,3% annualizzato da +3,7%). La revisione è dovuta principalmente ad un maggiore contributo negativo delle scorte. Verso Dollaro il cross è calato al di sotto del supporto 91,75 (adesso nuova resistenza). Il supporto successivo è collocato a 89,75-90. Apprezzamento anche verso l’Euro con il supporto di breve collocato in prossimità di 132.

Materie Prime: in rialzo il greggio Wti (+0,9%) grazie all’aumento delle stime sulla domanda mondiale 2010 da parte dell’IEA, al deprezzamento del Dollaro ed al calo delle scorte Usa superiore al consensus. Fortissimo rialzo per il gas naturale (+15,1%) grazie ad un rialzo inferiore alle attese delle scorte Usa. Negativi i metalli industriali guidati dal piombo (-12,4%), penalizzato dalla dichiarazione di un analista presso una società di ricerca statale cinese secondo cui nel 2009 ci sarà un surplus di produzione in Cina, destinato ad aumentare nel 2010. Tra i preziosi invariato l’oro, in rialzo l’argento (+1,3%). Positivi gli agricoli guidati da zucchero (+3,8%) e mais (+1,3%). In rialzo anche i suini (+3,8%).

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