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Borsa Usa, BofA: “mercati euforici”, non durerà

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C’è un’euforia eccessiva dei mercati, o per lo meno così sostengono gli analisti di Bank of America, i quali hanno individuato il primo indizio di un entusiasmo esagerato della Borsa, che potrebbe sancire la fine di un ciclo rialzista sui mercati.

A Wall Street i prezzi scambiano su prezzi che non hanno nulla a che vedere con la situazione economica e societaria reale e l’indicatore Sell Side, usato per misurare il grado di ottimismo degli investitori sull’azionario, ha raggiunto i massimi in 20 mesi.

L’indice Sell Side Consensus della banca americana è infatti salito su livelli che non si vedevano da ottobre 2015. L’indicatore si basa sull’allocazione media dell’azionario raccomandata dagli strategist dei mercati. Il consensus è stato finora un indice affidabile della performance di Borsa. In altre parole, dice Bank of America, “ha sempre mandato un segnale rialzista quando Wall Street era ribassista, e viceversa”.

Savita Subramanian, analista di Bank of America, scrive in una nota che si è passati di recente “dallo scetticismo all’ottimismo” e questo non promette bene per i mercati: “potrebbe essere il primo passo verso un’euforia di mercato che si vede generalmente alla fine delle fasi rialziste di mercato e che è stata sinora clamorosamente assente nel ciclo attuale”.

Oggi la Borsa Usa ha aperto in progresso dopo i rialzi di ieri. È un altro record storico per il Nasdaq nel giorno della trimestrale di Apple.

Con l’avanzamento dello 0,15% circa in avvio in area 6.100 punti dopo i guadagni dello 0,7% circa di ieri, ormai il paniere dei tecnologici, che la settimana scorsa ha per la prima volta raggiunto i 6 mila punti, è salito dell’8% negli ultimi tre mesi.