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BORSA: OGNI CORREZIONE E’ BUONA PER COMPRARE

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Nelle ultime sedute, dopo avere toccato nuovi massimi per l’anno, il rally azionario ha perso spinta. Una pausa di consolidamento, al limite con una correzione di pochi punti percentuali, sarebbe fisiologica e consentirebbe di far partire l’ultima “gamba” rialzista verso gli obiettivi finali del bear market rally, i livelli dell’azionario di fine settembre-inizio ottobre 2008.

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Nuovi massimi per l’anno, con perdita di spinta nelle ultime sedute. Tale dinamica potrebbe anticipare una limatura di alcuni punti percentuali, ma prese di beneficio significative rimangono poco probabili: eventuali correzioni dell’ordine del 4-5% dai massimi andrebbero quindi considerate ancora come occasioni d’acquisto.

L’S&P500 ha toccato un nuovo top 2009 appena sotto la resistenza a 1045, corrispondente ai picchi di metà ottobre 2008, per poi perdere spinta. Il bear market rally in essere dai minimi del 6 marzo 2009 a 666,79 fa finora consentito un recupero di circa il 55%. La tenuta di 995-1005 manterrebbe un’impostazione tonica con prossimo obiettivo, al superamento di 1045, la resistenza critica a 1100. L’obiettivo “finale” del rally che ha contraddistinto gli ultimi 5-6 mesi è confermato nella resistenza chiave a 1200, dove sono attese forti vendite. Un segnale correttivo per le prossime sedute si avrebbe solo al di sotto di 975 (poco probabile), che provocherebbe una discesa verso il forte supporto in area 910/30, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti. Per mantenere un contesto positivo è necessario che la volatilità implicita rimanga sui livelli correnti (Vix sotto alla resistenza a 29).

Nuovo massimo e retromarcia anche per il Dow Jones Industrial. L’indice tocca un nuovo top per l’anno a 9630 (+49% circa dai minimi di marzo), appena al di sotto della forte area di resistenza rappresentata dai picchi dell’ottobre 2008 a 9650/800. Una fase di consolidamento appare necessaria: la tenuta di 9200/280 manterrebbe comunque un’impostazione tonica per un nuovo test di 9650/800, il cui superamento (prematuro) spingerebbe l’indice a 10350, con estensioni verso l’obiettivo “finale” del bear market rally, la resistenza chiave ad 11000, dove sono attese forti vendite. Un segnale correttivo si avrebbe solo al di sotto di 9000/100 (poco probabile), con obiettivo l’area 8700/800 ed estensioni verso il forte supporto a 8500, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti.

Toccata e fuga anche per il Nasdaq Composite, che segna un nuovo massimo 2009 a ridosso di 2059 (+62% circa dai minimi di marzo), poco al di sotto della resistenza a 2070, per poi ridiscendere verso quota 2000. La tenuta di 1965 manterrebbe un’impostazione tonica con prossimo obiettivo, al superamento di 2060/70, la resistenza chiave a 2200, che rappresenta l’obiettivo finale del bear market rally. Un segnale correttivo si avrebbe solo al di sotto di 1925 (poco probabile), con obiettivo il forte supporto in area 1825/55, dove dovrebbero comunque tornare gli acquisti.

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In sintesi: il bear market rally in essere da marzo 2009 è entrato nella fase di maturità e sono confermati gli obiettivi “ultimi” di tale movimento, corrispondenti ai livelli di fine settembre-inizio ottobre 2008. Quando questi obiettivi saranno raggiunti si chiuderà una fase di mercato – quella degli ultimi 5-6 mesi – caratterizzata da rialzi forti e praticamente “lineari”, e sarà quindi opportuno approfittarne per monetizzare gli utili. Confermiamo perciò le indicazioni operative più volte ricordate: continuiamo ad accumulare posizioni nelle fasi di debolezza, senza attenderci correzioni marcate, per poi uscire velocemente dal mercato al raggiungimento degli obiettivi (2200 per il Nasdaq; 10350-11000 per il Dow Jones Industrial; 1100-1200 per lo S&P500; 2855-3000 per il DJEurostoxx50; 25000-26500 per il FTSEMib; 11000/750 per il Nikkei225).

Una volta che si sarà esaurito il bear market rally, l’asset da preferire tornerà ad essere la liquidità: liquidità che potrà essere investita nuovamente sull’azionario ma solo dopo che il mercato avrà corretto in misura significativa il rialzo degli ultimi mesi (un supporto critico è costituito dall’area compresa tra i picchi dell’11 giugno ed i minimi dell’8-10 luglio). Anche se questa correzione marcata non dovesse verificarsi (come sempre certezze sul mercato non ve ne sono), sarà comunque opportuno mantenersi liquidi perché il forte rialzo dell’ultimo semestre andrà metabolizzato, per lo meno con una lunga fase laterale di riaccumulazione.

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*Questo documento e’ stato preparato da Maurizio Milano, resp. Analisi Tecnica Gruppo Banca Sella ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.