Società

BORSA: NIENTE ALLARME, E’ UNA CORREZIONE DEL TUTTO FISIOLOGICA

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

(WSI) – Prima settimana in discesa per il mercato azionario. La forte salita in essere dai minimi dell’8-13 luglio – a sua volta inserita all’interno del più ampio movimento di bear market rally incominciato ad inizio marzo – si concede finalmente una pausa.

Vuoi sapere cosa comprano e vendono gli Insider di Wall Street? Prova ad abbonarti a INSIDER: costa meno di 1 euro al giorno. Clicca sul link INSIDER

Le prese di beneficio arrivano dopo che gli indici azionari principali avevano tentato invano di estendere il rialzo e riportano le quotazioni verso dei primi importanti livelli di supporto. Per il momento si tratta di una correzione del tutto fisiologica. Come abbiamo già osservato, ci troviamo in una situazione in cui il rialzo si autoalimenta ed ogni piccola discesa viene vista come un’occasione di acquisto da parte dei gestori ancora sottopesati rispetto ai benchmark di riferimento.

Siccome però il quadro di fondo rimane molto fragile, in queste situazioni non ci sono vie di mezzo: o il mercato sale – o comunque scende di pochissimi punti percentuali per poi nuovamente risalire – oppure si rischia una scivolone improvviso, anche del 10%, nel momento in cui diventasse chiaro a tutti che manca la forza per salire ancora. Finora dai massimi gli indici sono indietreggiati di un 3-5% circa. Delle due l’una: o la correzione è praticamente già terminata oppure si rischia una seconda “gamba” all’ingiù, che potrebbe appunto portare gli indici a un 10% circa al di sotto dei massimi della scorsa settimana.

Pur senza escludere questa eventualità – il cosiddetto “Cigno nero” è sempre in agguato! – la prima ci sembra ancora quella più probabile. Il rischio aumenterebbe solamente su risalite della volatilità implicita (il Vix sopra quota 29 e quindi sopra la resistenza critica in area 33-34,60) ed alla rottura dei supporti in fase di test (1925 per il Nasdaq; 9000 per il Dow Jones Industrial; 975 per l’S&P500; 2550-2600 per il DJEurostoxx50; 20750 per il FTSEMib; 9900-10000 per il Nikkei225). Fino ad allora rimane possibile una ripresa del movimento rialzista dominante.

Il bear market rally in essere da inizio marzo, infatti, non ha ancora espresso pienamente tutto il suo potenziale. Anche se siamo entrati nella maturità, nella fase “finale” di questo straordinario movimento rialzista, fino a quando l’azionario non sarà tornato sui livelli di fine settembre-inizio ottobre 2008 (manca circa un 15% dai livelli correnti), continuiamo a “cavalcare” il torello.

Un segnale di ripresa degli acquisti si avrà al superamento dei massimi della scorsa ottava: 2015 per il Nasdaq; 9400/50 per il Dow Jones Industrial; 1020 per l’S&P500; 2735 per il DJEurostoxx50; 22000 per il FTSEMib; 10650 per il Nikkei225). In tal caso, anche se al momento appare prematuro, partirebbe quella che probabilmente sarà l’ultima “gamba rialzista” del bear market rally, indirizzata appunto verso i livelli di fine settembre-inizio ottobre 2008.

Quando ciò accadrà non dovremo dimenticare che man mano che si avvicineranno gli obiettivi il profilo rischio-rendimento subirà un deterioramento esponenziale, inducendo molti gestori a monetizzare i forti utili accumulati nei 5 mesi passati. E sappiamo che quando arrivano i disinvestimenti dei grandi fondi nel giro di 1-2 settimane può andare in fumo il guadagno accumulato in 2 mesi e più di salite. Per evitare di essere disarcionati in corsa, durante gli ultimi strappi rialzisti non dovremo quindi lasciarci contagiare dall’euforia. Ridurremo l’esposizione, rinunciando forse a qualche punticino di ulteriori guadagni in cambio della serenità derivante da un portafoglio alleggerito. Dopo, si vedrà.

Copyright © Gruppo Banca Sella per Wall Street Italia, Inc. Riproduzione vietata. All rights reserved

*Questo documento e’ stato preparato da Maurizio Milano, resp. Analisi Tecnica Gruppo Banca Sella ed e’ rivolto esclusivamente ad investitori istituzionali ovvero ad operatori qualificati, così come definiti nell’art. 31 del Regolamento Consob n° 11522 del 1° luglio 1998 e successive modifiche ed integrazioni. Le analisi qui pubblicate non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.