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Borsa Milano sprint, Telecom vola per ipotesi scalata

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MILANO (WSI) – Azionario globale in trepidazione per il verdetto della Federal Reserve che si conoscerà mercoledì 18 dicembre, dopodomani, a seguito della riunione di due giorni del Fomc, il braccio di politica monetaria della banca centrale americana.

Piazza Affari vola con un progresso del 2,42% a 18.222,42 punti. Per quanto riguarda il listino Ftse Mib, guardando in avanti si teme che i titoli a maggiore capitalizzazione, come Eni, Telecom, Enel, Unicredit, zavorreranno l’indice italiano a causa della loro recente debolezza, in particolare se si considera che oltre il 50% della capitalizzazione è rappresentato da Big Cap.

Tuttavia oggi il paniere ha segnato un corposo rialzo, spinta da Telecom Italia titolo migliore dopo la notizia relativa alla mossa di BlackRock, che ha aumentato la partecipazione al 7,8%. Si scommette sull’ipotesi di scalata sul gruppo di tlc.

Buy anche sui bancari. Tra i pochi titoli veramente negativi, si distinguono Autogrill, Tod’s e World Dutry Free. L’Ipo di Moncler scatena entusiasmi a Piazza Affari. Esordio boom, da bolla, con le quotazioni che segnano un rally fino a +44%. È la migliore giornata d’esordio a Milano dal 2010.

L’azionario europeo è scivolato venerdì scorso al minimo in due mesi, soffrendo la perdita in due settimane più forte in sei mesi. Dall’inizio di dicembre, i mercati azionari di Italia e Spagna sono in calo -6% e l’indice allargato Bloomberg 500 Index -4,75%, flessione più sostenuta in sei mesi.

Oggi si sceglie però la via degli acquisti, anche sulla scia del dato positivo relativo all’ indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona, balzato al record in due anni e mezzo, ovvero dal giugno del 2011, attestandosi a dicembre a 52,7 punti da 51,6 di novembre. Al contempo la Francia rischia di ripiombare in una fase di recessione tenica.

Dal fronte economico italiano resi noti i dati sulla bilancia commerciale, con il surplus di ottobre salito a 4,1 miliardi.

Sul mercato dei titoli di stato italiani, spread fra il Btp italiano e il Bund tedesco in calo in area 220 punti base, a fronte di un rendimento decennale -1,15% al 4,04%.

Male in Asia lo Shanghai Composite Index, -1,6%, in calo per il quinto giorno di contrattazioni consecutivo, la fase ribassista più lunga da giugno. L’indice preliminare del Pmi stilato da HSBC e Markit Economics ha deluso le attese, scendendo a dicembre a 50,5 punti dai 50,8 di novembre.

Sell sulla Borsa di Tokyo, Nikkei -1,62%. Indice allargato Topix in flessione per il quarto giorno consecutivo, la fase ribassista più lunga in dieci settimane.

Sul mercato dei cambi, euro, che sconta il totale immobilismo del numero uno della Bce, commodities, i futures sul petrolio +0,47% a $97,03, oro -0,46% a $1.234,60.