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BORSA: EUROPA, SALISCENDI CON DATI USA E WALL ST.

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Borse europee a due velocità, in una seduta sull’ottovolante, dominata dal balzo al 6,4% della disoccupazione americana a giugno a nuovi massimi dal ’94.

Un’indicazione peggiore delle attese che ha improntato in negativo le contrattazioni, ma alla quale ha fatto ben presto da parziale contraltare il dato migliore del previsto giunto dall’indice Ism sul comparto dei servizi Usa a giugno.

Così dopo che tutti i listini del Vecchio Continente si erano uniformati al ribasso, con perdite superiori al punto percentuale, complice anche l’avvio in calo a Wall Street, sono partiti alcuni recuperi su entrambe le sponde dell’Atlantico, che nel complesso hanno permesso all’indice paneuropeo Dj Stoxx 50 di chiudere in rialzo dello 0,62%.

Perdite a fine giornata per Madrid (-0,52%) e Milano (-0,50%), mentre anche Francoforte a due ore dalla chiusura si muoveva in terreno negativo (-0,23%). Chiusura in progresso, invece, per Londra (+0,45%), Parigi (+0,42%), Amsterdam (+0,45%), Stoccolma (+1,535) e Zurigo (+0,76%).

Tra i pochi temi della giornata, balzo del gruppo assicurativo Swiss Re (+3,1%), dopo che Morgan Stanley ha ribadito il proprio giudizio ‘overweight’ sui titoli del colosso delle riassicurazioni svizzere. In progresso AstraZeneca (+4%), grazie all’ottimismo sul possibile via libero la prossima settimana da parte dell’autorità sanitaria americana (Fda), al farmaco per la riduzione del colesterolo Crestor.

Nel trasporto aereo, tonfo del 6,6% per Ryanair Holdins, dopo un calo del 9% nel load factor di passeggeri a giugno. In rialzo, invece, British Airways (+5,5%), sui buoni segnali di ripresa del traffico aereo dopo la caduta segnata con la guerra in Iraq. A Piazza Affari, balzo di Seat dopo l’annuncio della nomina di Luca Majocchi ad amministratore delegato della nuova Seat (+1,70%), mentre gli altri editoriali chiudono in calo con Mediaset (-1,12%) e Rcs Mediagroup (-2,37%).

Giù anche i telefonici, con Telecom in frenata dello 0,32%, Olivetti dello 0,65% e Tim dello 0,97%. L’addio di Majocchi fa soffrire un pò Unicredit (-2,25%), mentre Intesa termina in rialzo dell’1,62% e Capitalia dello 0,80%. Giù San Paolo Imi (-0,80%) e Mediobanca (-1,31%). In ribasso Generali (-0,94%) e Ras (-2,05%). Stabile Fondiaria-Sai (+0,05%) che ha rinviato il cda e dunque la decisione sulla gara per la vendita degli immobili.

In controtendenza rispetto ai concorrenti europei Eni, che avanza dello 0,14%. Giù Enel (-1,42%). Timido rialzo per Fiat (+0,14%). Netta frenata per Ifi (-7,45%) e Ifil (-4,57%). Nuovo rally su Lazio (+86,67%), tra contrattazioni al cardiopalmo. Nella tabella la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra +0,45% – Parigi +0,42% – Francoforte (in corso) -0,23% – Milano -0,50% – Madrid -0,52% – Amsterdam +0,45% – Stoccolma +1,53% – Zurigo +0,76%