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BORSA: EUROPA IN CALO CON BCE E TRIMESTRALI USA

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Borse europee in frenata, sull’incertezza per l’andamento dell’economia del Vecchio Continente e il timore che un super euro finisca con l’incidere sui bilanci societari, dopo che la Banca Centrale Europea ha lasciato invariati i tassi di interesse.

Il mercato non si attendeva in realtà una nuova mossa dell’istituto centrale, ma la notizia si è inserita in una seduta depressa da alcuni risultati societari sfavorevoli, soprattutto oltreoceano, seguiti puntualmente da alcuni cali a Wall Street.

A sorpresa, comunque, la Banca d’Inghilterra ha limato il costo della sterlina ai minimi dal 1955 (al 3,5%) citando l’esitazione che si vede nella ripresa congiunturale e innescando ulteriore sfiducia nei listini. Alla fine, Parigi ha ceduto l’1,33%, mentre Francoforte si è portata in calo dell’1,88% (in corso). Giù dello 0,64% Londra, mentre Madrid ha segnato un ribasso dell’1,12%. In frenata dell’1,25% Amsterdam, con Stoccolma in discesa dell’1,00%. Giù dello 0,20% Zurigo, con il Mib30 a Milano in calo dello 0,63%.

Tra i titoli più penalizzati dalla sfiducia sull’economia e dai risultati deludenti in arrivo dagli Usa – tra tutti quelli di Yahoo! – la tedesca Siemens ha ceduto il 2,6%, mentre Rolls-Royce è calate del 2,9%. Nel comparto petrolifero, Total ha segnato una flessione del 2%, dopo le conferme che a causa del rafforzamento dell’euro i ricavi del secondo trimestre sono stati inferiori a quelli del primo. L’intero settore, però, ha risentito delle dichiarazioni del segretario generale dell’Opec, secondo il quale i prezzi del petrolio quest’anno potrebbero non salire oltre i 28 dollari al barile. Bp è arretrata così dell’1,4%, mentre Royal Dutch ha ceduto l’1,5% e Shell Transport si è portata in ribasso dell’1,5%.

Nel settore assicurativo, Munich Re ha lasciato sul terreno il 3,8%, dopo che Allianz (-3,2%) ha annunciato di voler ridurre di circa il 3% la propria quota nella società. Mentre nelle tlc Vodafone ha perso invece il 2,1% dopo la riduzione del giudizio sui titoli da parte di Jp Morgan Chase (da ‘overweight’ a ‘underweight’). In rialzo dell’1,6% i titoli di Yell Group, le pagine gialle inglesi, oggi al primo giorno di quotazione dopo l’Ipo.

A Milano, nuovo scivolone per Fiat che, dopo il doppio declassamento da parte delle agenzie di rating, ha perso il 2,55%. Giù Ifi (-3,98%), dopo la corsa della seduta precedente, con Ifil in calo dello 0,29%. Telecom si è lanciata controcorrente salendo dell’1,01%, Olivetti ha guadagnato l’1,74%. Ancora debole Tim (-0,96%). Bene nella scuderia Tronchetti anche Pirelli (+2,43%) e Pirellina (+1,34%). Pesanti gli editoriali con Mediaset in calo del 2,30%, Rcs Mediagroup dello 0,97%, l’Espresso dell’1,45%, Seat dello 0,18%. Pesanti gli assicurativi, con Generali (-1,13%) e Ras (-1,85%). Deboli tutti i finanziari con San Paolo Imi in calo dell’1,65%, Capitalia dell’1,11%, Mediobanca l’1,50% e Banca Intesa dello 0,31%. Eni ha perso lo 0,94% ed Enel lo 0,85%. Tonfo per la Lazio (-26,86%). Rally di Roland (+10,86%), sulle attese per il lancio di un’opa della casa madre giapponese. Di seguito la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie del Vecchio Continente: – Londra -0,64% – Parigi -1,33% – Francoforte (in corso) -1,88% – Milano -0,63% – Madrid -1,12% – Amsterdam -1,25% – Stoccolma -1,00% – Zurigo -0,20%.