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BORSA: EUROPA AFFONDA SOTTO TEMPESTA VALUTARIA

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La tempesta che si è abbattuta sulle valute mondiali dopo la dichiarazione del G7 per una maggiore flessibilità del mercato dei cambi, non ha risparmiato le borse europee, crollate insieme alle quotazioni del dollaro nei confronti della moneta unica.

Come già visto nella notte sui mercati asiatici (Tokyo ha chiuso in calo del 4% di pari passo con l’ascesa vertiginosa dello yen), l’appello dei sette grandi ha depresso le quotazioni del biglietto verde americano verso l’euro, colpendo i titoli delle società europee più legate alle esportazioni verso gli Stati Uniti che vedono i propri prodotti diventare sempre meno competitivi o di quelle società che negli Usa realizzano gran parte delle loro attività.

In questo caso infatti il valore del fatturato degli asset locali viene notevolmente ridimensionato quando, redigendo il bilancio, si attua la conversione in euro. I listini del Vecchio Continente hanno così preso subito un andamento decisamente negativo, estendendo le perdite con l’avvio in calo di Wall Street (indebolito dalle prese di beneficio da parte proprio degli investitori esteri) e ha raggiungendo così cali tra il 2 e il 3% con la sola eccezione di Londra (-0,68%).

Secondo gli operatori inoltre, a pesare sul ‘sentiment’ del mercato vi sono le condizioni macroeconomiche negative dei paesi dell’area Euro e il desiderio di portare al sicuro i guadagni realizzati nell’ultimo rally di borsa, iniziato nello scorso marzo.

A essere colpiti dalle vendite sono stati così tutti i comparti a partire dalle auto (Stoxx -3,57%) dove le più colpite sono state le società tedesche come Bmw (-5%), Volkswagen (-3,8%) e DaimlerChrysler (-3,3%) che negli Stati Uniti realizzano crescenti quote di vendita. Male inoltre i tecnologici (-3,24) dove l’olandese Philips è scesa del 4,4%. Nel mese di luglio la società ha riportato un crollo del 18% nelle vendite del secondo semestre proprio a causa della debolezza del dollaro. In difficoltà inoltre Infineon (-3,1%), che negli Stati Uniti realizza il 60% dei propri ricavi e la francese Cap Gemini (-4,5%). Male anche gli assicurativi (-3%) e i chimici (-2,4%) come Basf (-3,6%).

Piazza Affari apre la settimana, in linea con le Borse europee, con una seduta negativa: il Mibtel scivola a 18.982 punti (-2,08%), il Mib30 a quota 25.560 (-2,36%), l’indice S&P/Mib a 10.436 punti (-2,40%) e anche il Numtel segna il passo a 1.462 punti (-2,47%). Cede terreno (-5,07%) Stm che traina al ribasso anche la controllante Finmeccanica (-4,76%), la quale sconta pure l’effetto dell’apertura dell’indagine Ue su aiuti di Stato alla società per 250 milioni.

Nel risparmio gestito, Fideuram perde il 4,87%, Mediolanum il 4,3% e FinecoGroup il 3,87%. Tra i bancari sia Sanpaolo Imi sia Bnl (dopo i forti rialzi delle ultime sedute) arretrano del 3,72%. Male anche Mps (-3,23%), Intesa (-2,5%) e Mediobanca (-2,24%). Tiene Capitalia, che perde solo l’1,1%, in attesa dell’annuncio del patto di sindacato. Vendite su Fiat, che pur in calo del 3,03%, tiene quota 7 euro a 7,006, al termine di una seduta in cui lo Stoxx settoriale fa segnale la flessione più ampia (-3,57%). Cedenti i titoli delle finanziarie di casa Agnelli: Ifi (-3,27%), e Ifil (-3,79%).

Debutto positivo, anche se senza grandi variazioni per la nuova Autostrade, con l’efficacia della fusione in Newco28. I titoli della società segnano un progresso del 0,182% a 12,126 euro, gli unici del Mib30 a terminare in rialzo. Esordio negativo per Luxottica da oggi tra le blue chip. Il calo dei titoli delle tlc ha colpito anche il gruppo guidato da Marco Tronchetti Provera. Telecom ha ceduto il 3,07% a 2,178 euro, mentre Tim è arretrato del 2,16% a 4,071 e Pirelli (che sconta l’uscita dal Mib30) del 4,29% a 0,712. Telecom Italia Media ha perso il 3,61% a 0,3818.

Brusca battuta d’arresto per Rcs (-4,57% a 2,651), indebolita anche dal rinvio del piano industriale, e Alitalia (-5,41% a 0,2693) dopo le dichiarazioni di venerdì del presidente di Air France Spinetta che giudica prematura la partecipazione della compagnia all’alleanza con Klm.

Qui di seguito la chiusura degli indici dei titoli guida delle principali piazze finanziarie europee: – Londra -0,68% – Parigi -2,69% – Francoforte (in corso) -3,24% – Milano -2,36% – Madrid -2,10% – Amsterdam -2,33% – Stoccolma -2,27% – Zurigo -2,41%.