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BORSA, E’ IMPOSSIBILE ABBASSARE LA GUARDIA

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro i tassi di mercato sono rimasti stabili a fronte di un lieve rialzo del mercato azionario. Sul fronte macro, la produzione industriale italiana e francese di settembre ha messo a segno un altro calo, penalizzata rispettivamente dal settore pelletteria ed automobilistico. I dati confermerebbero l’attesa di un calo della crescita anche nel terzo trimestre.

Intanto continuano i piani dei governi a sostegno dell’economia. In UK, il primo ministro Brown, ha dichiarato che a breve il governo annuncerà un pacchetto di stimoli fiscali a supporto della crescita economica. Ancora un calo per il tasso Euribor tre mesi che ieri è sceso a 4,40%, ai livelli di inizio marzo. In calo anche i depositi presso la Bce.

Le banche europee ieri hanno infatti depositato 209,48 Mld€, lontano dai massimi di qualche giorno fa di 297,42 Mld€. Sui mercati oggi sono attesi volumi ridotti a causa della festività negli Usa.

Negli Usa tassi di mercato nuovamente in calo, sulla scia del ribasso dei listini azionari. La fase di assestamento dei mercati azionari sta continuando all’insegna di movimenti altalenanti in prossimità dell’importante supporto di 850 in termini di indice S&P500. Ieri il comparto che ha maggiormente impattato negativamente è stato ancora quello finanziario.

Da segnalare anche il fortissimo calo di General Motors (-23%), raggiungendo il livello minimo degli ultimi 59 anni, sulla scia di timori sempre più forti di imminente entrata in amministrazione controllata (capitolo 11) nel caso in cui tardasse l’erogazione di fondi da parte del governo.

Secondo quanto riportato dal Wsj, l’acuirsi della crisi del credito con il conseguente impatto negativo sulla crescita potrebbe costringere il ministro del tesoro Paulson ad attingere alla seconda tranche da 350Mld$ del fondo da 700Mld$ approvato ad inizio ottobre. In questo caso occorrerebbe però la preventiva autorizzazione del Congresso.

Sul fronte finanziario segnaliamo l’approvazione da parte della Fed della richiesta di American Express di conversione in banca commerciale, che le consentirà pertanto di poter effettuare raccolta mediante depositi oltre ad avere accesso ai fondi della Fed. Oggi è atteso anche l’annuncio della banca mondiale di un allargamento del supporto offerto alle economie emergenti.

Sul fronte obbligazionario è stata sorprendentemente ben accolta la corposa asta da 25Mld$ sul comparto decennale con un rapporto di copertura dell’offerta superiore a 3 ed una quota sottoscritta da banche centrali estere pari al 36%. Per oggi supporto sul decennale a quota 3,65%.

Valute: Dollaro stabile verso Euro dopo essersi spinto fino a quota 1,29 verso Euro. L’inversione giornaliera del trend è stata parallela al ritorno in territorio negativo degli indici azionari Usa. Principale supporto di breve a quota 1,2654. Nonostante il calo dei listini azionari asiatici non si è assistito ad un marcato apprezzamento dello Yen vs Euro e Dollaro come avvenuto nelle precedenti settimane. Tale contesto potrebbe evidenziare un tentativo di consolidamento in atto sui mercati. Verso Euro restano validi i livelli segnalati ieri: la resistenza di riferimento si colloca a 131, il supporto più vicino a 122,25.

Materie prime: la maggioranza delle commodity ha chiuso in rialzo sulla scia della manovra cinese anche se in tarda serata sono ritornati dei segnali di debolezza in linea con i ribassi delle borse. Ad esempio il greggio Wti si è riportato in prossimità dei 60$/barile dopo un temporaneo rialzo oltre i 65$. In evidenza il gas naturale (+7,3%). Positivi i metalli industriali che dovrebbero beneficiare in modo particolare degli investimenti in infrastrutture cinesi. Bene il nichel (+3,1%), il rame (+3%) e l’alluminio (+1,2%). Positivi anche i metalli preziosi guidati dall’argento (+2,6%). Tra gli agricoli in evidenza la soia (+3,1%), debole il cotone (-2%) sceso ai minimi da sei anni su attese di domanda in calo.

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