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Bond sempre più snobbati dal maggiore fondo sovrano al mondo

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Sale il peso delle azioni e degli asset rischiosi nel portafoglio investimenti del primo fondo sovrano al mondo. Il fondo norvegese, infatti, vuole avere una percentuale sempre più alta di titoli azionari in portafoglio, a spese dei Bond, i cui rendimenti rimangono sempre impietosi, soprattutto per via delle misure ultra accomodanti delle banche centrali.

Il fondo pensionistico della Norvegia, con 990 miliardi di asset investiti, ha chiesto al ministero delle Finanze del suo paese di poter apportare le modifiche desiderate al suo portafoglio con l’obiettivo di ridurre il peso di titoli di Stato e Bond societari di una ventina di paesi, anche Emergenti – dove di solito i rendimenti offerti sono generosi.

Se le richieste veranno accettate il fondo sovrano norvegese avrà titoli del reddito fisso e azioni denominati solo in dollari, sterline ed euro. L’idea è abbassare gli investimenti in asset che non rendono abbastanza, come titoli in yen, dollaro canadese, corone svedesi e franco svizzero, Giappone ed emergenti, aumentando al contempo gli investimenti nei titoli azionari che rendono di più.

Quanto agli acquisti di titoli di Stato che ancora verranno effettuati, essi si concentreranno quindi esclusivamente su tre valute: dollari Usa, euro e sterlina – “scelta quest’ultima che rappresenta una decisa apertura di credito per la Gran Bretagna del dopo Brexit“, osserva Il Sole 24 Ore. Le tre divise scelte rappresentano già oltre quattro quinti degli investimenti del fondo in Bond e titoli a reddito fisso.

Restando in tema di percentuali e divisione delle quote degli asset su cui investire, il cambiamento di strategia del fondo sovrano norvegese è netto rispetto a quanto avveniva negli Anni 90. Fino ad allora, infatti, gli investimenti avvenivano per la loro pressoché totalità in bond governativi. Oggi come oggi siamo al 30% sul totale, con il restante 70% che è destinato ai titoli azionari.