Società

BOLLE A WALL STREET

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da la Lettera Finanziaria

Fra esperti e analisti si aggira di nuovo il fantasma della bolla. Le Borse, si dice, non vogliono sentire ragioni e corrono perché spinte dalla grande liquidità messa in circolazione dalla Federal Reserve e siamo già vicini a una nuova bolla, destinata a esplodere, prima o poi, con grande fracasso e grandi perdite di denaro da parte dei risparmiatori.

E’ vero? Chi ha fatto i calcoli sui p/e sostiene di no. Nel 2002, tanto per fare un esempio, il p/e medio del Nasdaq era uguale a 69,3. Oggi, nonostante i grandi rialzi, siamo vicini a 40 e nel 2004 dovremmo scendere sotto quota 30. Quindi, si argomenta, oggi c’è meno bolla di un anno fa. E l’anno prossimo sarà ancora meglio.

Questo ragionamento richiama però due obiezioni. La prima è che dei p/e di 30 e 40 sono comunque troppo elevati. La seconda è che le previsioni sul 2004 scontano una crescita dell’economia americana intorno al 3 per cento. Ma oggi, con tutte le incertezze che ci sono, sarebbe meglio non dare per scontato un boom americano l’anno prossimo.

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