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Bitcoin stabile sopra i 30 mila dollari. Ma per Warren Buffett è “un gioco d’azzardo”

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Prosegue il rally del bitcoin che da inizio settimana è tornato sopra quota 30mila dollari, livelli di giugno 2022, con un incremento del +82% da inizio anno (+30% solo da inizio marzo).

L’impennata del prezzo del Bitcoin ha scatenato uno spinoso dibattito sul perché la criptovaluta più grande stia rimbalzando fortemente nell’ultimo mese, dopo l’anno disastroso messo a segno nel 2022.
Da questo punto di vista, alcuni analisti sostengono che le aspettative dei tassi di interesse statunitensi stiano sostenendo gli investimenti in asset più rischiosi come le criptovalute.
Ma non solo, secondo altre controverse teorie il bitcoin sarebbe addirittura in grado di aggirare le turbolenze in essere nel settore bancario e di proteggere i capitali dall’inflazione come una sorta di “oro digitale“.

Lo scetticismo di Buffett

Al contrario, c’è chi non crede affatto nelle criptovalute, tra cui il celebre investitore Warren Buffett che ieri è tornato a criticare aspramente la valuta digitale, ribadendo una volta per tutte la sua antipatia per il bitcoin:

“Il bitcoin non è altro che una fish per il gioco d’azzardo e non ha alcun valore intrinseco“, ha affermato il Ceo della Berkshire Hathaway in un’intervista alla CNBC.

“La gente ama l’idea di arricchirsi velocemente, non li biasimo, ma io ho sempre voluto arricchirmi lentamente e mi diverto molto lungo la strada”. “Ho visto persone fare cose stupide per tutta la vita. Alla gente piace giocare alla lotteria, qualcosa come il bitcoin che ne ha nessun valore intrinseco, ma questo non impedisce alle persone di perdere i propri soldi intorno alla ruota della roulette.”

Tuttavia, questa non è di certo la prima volta che l’oracolo di Omaha contesta i crypto asset. Già nel 2017 dichiarò che “non possiedo e non investirò mai nelle criptomonete”, aggiungendo che “posso dire quasi certamente che le criptovalute faranno una brutta fine”.

Dello stesso parere è anche Jamie Dimon, Ceo di JPMorgan, che di recente ha descritto la criptovaluta come una “frode pubblicizzata“.

Bitcoin ancora lontano dai massimi storici

Prosegue la fase di positività sul bitcoin, che dopo aver consolidato tra novembre e gennaio l’area dei 16.000 dollari, ha trovato la forza per rimbalzare. In particolare, la crypto asset per eccellenza, nell’arco di pochi mesi, è passato dal minimo a 15.500 dollari agli attuali 30.280 dollari, con un incremento di oltre il 95%.

Nell’arco delle ultime settimane il prezzo del bitcoin ha superato repentinamente al rialzo le principali resistenze poste a: $17.900; $20.000; $25.500 e $30.000. Ecco che questi livelli sono diventati al momento i principali livelli di supporto per la major crypto.

Dal punto di vista dell’analisi algoritmica, la positività del momento è evidenziata dall’andamento delle medie mobili che hanno realizzato un golden cross e quindi l’incrocio al rialzo della media mobile a 50 periodi nei confronti della media mobile a 200 periodi. Ma non solo, la fase positiva è evidente anche guardando i principali indicatori di direzione, come il Parabolic Sar che si trova in posizione long.

[/media-credit] Andamento del bitcoin nel breve periodo

Nonostante il rally attuale il prezzo del bitcoin è ancora molto lontano dal suo picco massimo registrato a $ 65.000 nel novembre 2021. Questo lo si nota facilmente se si osserva il grafico qui sotto che mostra l’andamento della criptovaluta negli ultimi 7 anni.

[/media-credit] Andamento di lungo periodo del bitcoin

“Non sono finiti i fallimenti delle banche”

Anche Warren buffett, come altri analisti, crede che nonostante l’allentamento delle tensioni sui mercati finanziari, non è ancora passata la tempesta sulle banche. In tal senso, Warren Buffett crede che potrebbero esserci altri fallimenti bancari, ma i depositanti non dovrebbero preoccuparsi.

“La paura e il panico sono totalmente inutili per i depositanti dato che il sistema è impostato proprio per proteggere i depositi dell’intera nazione”.

Infine, il plurimiliardario ha avvertito che le principali preoccupazione rimangono l’inflazione e il pericolo di recessione: “entrambi possono causare molti problemi per l’economia. L’inflazione è una minaccia costante per un paese, arriva un punto in cui va fuori controllo e rovina tutto“.