Economia

Arriva il Bitcoin Gold: sarà criptovaluta Robin Hood?

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Di Matteo Oddi

A tre settimane dall’hard fork arriva sul mercato Bitcoin Gold, la seconda criptovaluta nata da una costola della blockchain di Bitcoin.

Domenica 12 novembre è stato lanciato Bitcoin Gold, la Criptovaluta che vuole restituire ai piccoli miner casalinghi il controllo del network.

Il mining di Bitcoin Gold (BTG) è stato reso disponibile a partire dal blocco 499.408, gli sviluppatori del progetto hanno pubblicato il software e rilasciando anche il codice su GitHub.

Al momento del lancio Bitcoin Gold aveva un valore di circa 354 dollari, mentre al momento il della scrittura il valore è sceso intorno ai 270 dollari.

Bitcoin Gold, si pone un nobile obiettivo, punta infatti a democratizzare il mining, restituendo alla gente il potere di minare che gli è stato “sottratto” dalle grandi società che hanno monopolizzato il processo di creazione del Bitcoin.

Una volta il mining di Bitcoin era accessibile a chiunque lo volesse, era sufficiente installare l’apposito software sul proprio computer ed iniziare l’attività; ma nel corso del tempo esso è diventato prerogativa esclusiva dei grandi miners che operano in economie di scala.

Bitcoin Gold, utilizzando l’algoritmo “memory-hard” Equihash (lo stesso algoritmo di Zcash), rende di nuovo possibile a tutti gli utenti di poter minare con profitto, utilizzando un semplice PC casalingo con schede grafiche (GPU).

Essendo sufficiente un normale computer di casa per fare mining, ci si aspetta un ampliamento della platea dei partecipanti al mercato e una contemporanea riduzione dell’influenza delle grandi società di mining e le mining pools che controllano il potere di voto all’interno della rete Bitcoin.

A capo del progetto di Bitcoin Cash c’è Jack Liao, amministratore delegato di LightningASIC, società con sede a Hong Kong che, casualmente, vende l’hardware necessario al mining di questo nuovo mercato.

Sui mercati dopo il crollo a quota 5.555 dollari degli ultimi giorni, il prezzo del Bitcoin ha recuperato almeno 1.000 dollari e ora scambia in progresso del 5,4% circa, appena sotto l’area dei 6.660 dollari. Il 12 novembre il Bitcoin cash ha superato temporaneamente la capitalizzazione di quella che è in teoria la seconda valuta digitale più popolare dopo il Bitcoin, l’ether (Ethereum). Ora cede il 18% circa, mentre l’Ethereum guadagna più del 3%.