
Un errore che si è trasformato in rendimenti stellari. È la fortunata coincidenza che ha interessato i possessori del Bitcoin Gold (BTG), una reliquia della stagione dei fork nel 2017, che lo scorso 9 aprile ha toccato 119$, il prezzo più alto da febbraio 2018.
Per quanto in rialzo, le quotazioni sono briciole se paragonate ai prezzi del Bitcoin, che oggi hanno toccato un nuovo massimo storico, in vista dello sbarco della piattaforma Coinbase a Wall Street. L’attesa per la quotazione del 14 aprile, si è fatta dunque sentire sulla regina delle critpovalute, che ha superato i 62mila dollari.
Ma torniamo a Bitcoin Gold. Cosa c’è dietro il recente interesse nei confronti della valuta digitale?
Dietro il boom dei prezzi, come spiega Cointelegraph, c’è la banca d’investimento brasiliana BTG Pactual che, giorni fa, ha compiuto un importante passo avanti verso il lancio di un nuovo fondo su Bitcoin con l’avvio di una collaborazione con l’exchange Gemini dei gemelli Winklevoss per la gestione della custodia.
Pur non avendo nessuna relazione con Bitcoin Gold, la più grande banca d’investimento brasiliana condivide il ticker con l’altcoin: la coincidenza è stata sufficiente per far scattare gli acquisti.
Che cosa è il Bitcoin Gold
Bitcoin Gold è uno dei vari hard fork di Bitcoin nel 2017, anno che ha visto il lancio di Bitcoin Cash (BCH), Bitcoin Diamond (BCD) e altri. Si tratta quindi di una criptomoneta estremamente più “giovane”.
Il mining di Bitcoin Gold (BTG) è stato reso disponibile a partire dal blocco 499.408: gli sviluppatori del progetto hanno pubblicato il software e rilasciando anche il codice su GitHub.
Al momento del lancio Bitcoin Gold aveva un valore di circa 354 dollari, ben sopra i livelli attuali e aveva un obiettivo preciso: democratizzare il mining, restituendo alla gente il potere di minare che gli è stato “sottratto” dalle grandi società che hanno monopolizzato il processo di creazione del Bitcoin.