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BILL GATES ASSEDIATO DALLE E-MAIL SPAZZATURA

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La posta elettronica spazzaturanon risparmia nessuno: nemmeno Bill Gates, il fondatore dellaMicrosoft, che prende carta e penna e racconta al Wall StreetJournal quanto detesti lo sgradevole fenomeno. Nella missiva inviata al quotidiano nel modo piùtradizionale possibile, Gates fa il punto sul fenomeno eracconta – da venditore smaliziato – quanto la sua azienda sistia prodigando per sconfiggere lo spamming, aiutata da altrigrandi gruppi tecnologici, in attesa di un segnale forte dalleautorità americane per un loro coinvolgimento a tutto tondo. “Come quasi tutti coloro che usano la posta elettronica -scrive – ricevo tonnellate di spazzatura tutti i giorni. Moltadi questa promette di aiutarmi ad uscire dai debiti o a diventare ricco velocemente. Sarebbe anche divertente, se non fosse irritante”. In un crescendo di frustrazione, il numero uno della casa diRedmond – incoronato anche quest’anno come il Paperon DéPaperoni del pianeta dalla rivista Forbes – nota come lo spamsia “molto più che irritante”. Si tratta – puntualizza – diun buco nero “per la produttività aziendale e di una crescenteperdita di tempo e di risorse che penalizza le società edistrae i lavoratori”. Gates non tralascia nemmeno il versante etico della vicenda, osservando come “tra i consumatori la spamming diffonda le frodi, la pornografia e i virus informatici”, oltre a colpire i navigatori di Internet meno esperti “tra cui i bambini, minacciando la loro sicurezza e la la privacy”. Per fare fronte alla minaccia della posta spazzatura,l’imprenditore americano, spiega come la Microsoft abbia”aperto 15 cause legali negli Stati Uniti e nel Regno Unito neiconfronti di singoli individui e società accusate di avereimmesso in rete milioni di messaggi spam in violazione delleleggi statali e federali” e come “filtri contro lo spamintegrati nei servizi Msn e Hotmail blocchino ogni giorno 2,4miliardi di di messaggi prima che raggiungano le caselle diposta elettronica degli utenti”. A giudizio di Gates, però la battaglia non può essere vintaautonomamente e, senza la partecipazione delle istituzioni.”Una società da sola non può combattere il fenomeno dellospam – continua nella sua lettera – per questo stiamo lavorandoinsieme a altri grandi aziende come Aol, Yahoo! e Earthlink suuna gamma di iniziative comuni”. “Una chiave per eliminare lo spam – annota ancora – èimplementare linee guida chiare” sul fronte delle letterecommerciali. Per questo “il Congresso potrebbe aiutarciprevedendo forti incentivi al fine di fare adottare alle aziende’best practice'” condivise. La nostra proposta – conclude Gates – è quella di creare uno”status per coloro i quali inviano posta elettronica e cherispettano le linee guida confermate da un organismo regolatoredella Commissione federale per il commercio”.(ANSA).