Economia

Bezos scavalca Musk: è il più ricco al mondo

Nuovo cambio ai vertici della classifica dei più ricchi al mondo. Jeff Bezos, fondatore di Amazon, torna ad occupare nuovamente la prima posizione del Bloomberg Billionaires Index per la prima volta dall’autunno del 2021, scavalcando Elon Musk.

Secondo Bloomberg, il patrimonio netto del fondatore di Amazon ammonta a 200 miliardi di dollari a fronte dei 198 miliardi di dollari di Musk. Ad ingrossare il portafoglio di Bezos, negli ultimi tempi, ha contribuito la vendita di azioni Amazon. 

Musk, invece, che è anche a capo di X (ex Twitter) e SpaceX, ha visto le sue ricchezze diminuire di oltre 30 miliardi di dollari per effetto soprattutto del calo delle quotazioni di  Tesla (- 28% negli ultimi sei mesi), di cui possiede il 13% circa.

Chiude il podio il patron di Lvmh Bernard Arnault, che può contare su una ricchezza pari a 197 miliardi di dollari.

Va ricordato che Musk, Arnault e Bezos si sono alternati negli ultimi anni in cima alla classifica, che misura la ricchezza personale in base ai cambiamenti nei mercati e nell’economia.

Musk potrebbe perdere ulteriori posizioni

Tornando a Musk, il rischio è che il numero uno di Tesla possa prossimamente scivolare ancora più giù nella classifica dei più ricchi al mondo, dopo che un giudice del Delaware ha annullato il suo pacchetto salariale da 55 miliardi di dollari approvato dal cda di Tesla, di cui è amministratore delegato. La decisione è il ricusato del ricordo di un investitore, che aveva contestato il piano di compensazione di Musk, che era stato il più ingente nella storia delle società americane.

Come se non bastasse, quattro ex alti dirigenti di Twitter hanno fatto causa a Musk in California, affermando che il patron della piattaforma denominata ora X, deve loro una liquidazione complessiva di oltre 128 milioni di dollari. Si tratta di Parag Agrawal, ex amministratore delegato, Ned Segal, ex direttore finanziario, Vijaya Gadde, ex responsabile legale; e Sean Edgett, ex consigliere generale.

I dirigenti, che hanno guidato l’azienda durante il lungo e ostile processo di acquisizione, affermano che Musk li avrebbe licenziati per colpa grave e dolo mentre Musk sostenne di averli messi alla porta per giusta causa e che, pertanto, non doveva pagare la liquidazione. “Questa è la strategia di Musk: trattenere i soldi che deve ad altre persone e costringerli a fargli causa”, sostengono i ricorrenti.