Società

BERNANKE: SAPRO’ PILOTARE L’USCITA DALLA CRISI

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Il presidente della banca centrale statunitense (Fed), Ben Bernanke, ha assicurato ieri sera che la Federal Reserve saprà pilotare l’uscita dalla crisi e che sarà “pronta” al momento giusto per tornare a una politica monetaria normale.

“Quando le prospettive economiche saranno sufficientemente migliorate, noi saremo pronti a rafforzare la politica monetaria per riportare finalmente il nostro bilancio a una configurazione più normale” ha detto Bernanke in un discorso molto tecnico pronunciato nella sede della Federal Reserve a Washington. Se puo’ interessarti, in borsa si puo’ guadagnare accedendo alla sezione INSIDER. Se non sei abbonato, fallo subito: costa solo 0.76 euro al giorno, provalo ora!

“Politiche accomodanti resteranno in piedi per un periodo prolungato. A un certo punto, quando la ripresa sara’ decollata – ha spiegato Bernanke -, avremo bisogno di una stretta per prevenire che l’inflazione diventi un problema’. La Fed – aggiunge – dovra’ poi ritoccare al rialzo i tassi di interesse”.

La politica eccezionale di sostegno al credito e alla liquidità messa in atto dalla Fed per permettere all’economia statunitense di superare la crisi si è tradotta in una fenomenale espansione del suo bilancio, più che raddoppiato dal mese di agosto 2007 e dalla bolla dei crediti immobiliari a rischio statunitensi.

Dichiarando che la Fed sarà pronta ad agire “quando le prospettive economiche saranno sufficientemente migliorate”, Bernanke lascia intendere che la banca centrale comincerà a rafforzare le saracinesche del credito senza dubbio prima che la disoccupazione abbia raggiunto il suo picco.

All’attuale stato delle cose, l’aumento continuo della disoccupazione è percepito come la minaccia più forte alla ripresa economica nascente e la Fed prevede che la disoccupazione continui a progredire fino a arrivare al di sopra del 10 per cento verso la metà del prossimo anno.

Il Fondo monetario internazionale (Fmi) si è mostrato tuttavia più pessimista all’inizio di ottobre, stimando che il tasso di disoccupazione, al 9,8 per cento a fine settembre, rischia di raggiungere il suo punto più alto più tardi, nel secondo semestre del prossimo anno.(fonte Afp)