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Bernanke: ripresa lenta e taglio delle stime. “Grecia pericolo mondiale”

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La Federal Reserve ha lasciato invariati i tassi d’interesse tra zero e 0,25%. La crescita dell’economia statunitense “continua a un passo moderato” e “in qualche modo piu’ lenta del previsto”. E’ quanto si legge nel rapporto del Fomc, il comitato di politica monetaria della Fed, secondo cui comunque “il rallentamento della ripresa riflette in parte fattori che sembrano essere temporanei”.

La ripresa economica negli Stati Uniti sta rallentando in modo piu’ marcato rispetto a quanto previsto. E’ il monito che arriva dalla Federal Reserve che ha deciso di manteenre invariato il regime dei tassi di interesse tra lo 0 e lo 0,25% e riconferma che a fine giugno cessera’ il programma straordinario di iniezione di liquidita’.

Nel comunicato diffuso dal Federal Open Market Committee, viene confermata il completamento del programma da 600 miliardi di dollari per l’acquisto di titoli di Stato. Tuttavia la Fed manterra’ la politica di reinvestire la liquidita’ proveniente dai titoli che vanno a scadenza. In sostanza, la Fed mette fine al programma straordinario mantenendo pero’ invariata l’ammontare di liquidita’.

Sull’andamento dell’economia, la Fed rileva che il rallentamento e’ piu’ marcato rispetto alle previsioni e anche nel merato del lavoro i numeri recenti sono piu’ deboli rispetto a quanto rpevisto. Tuttavia la Fed indica che il rallentamento della crescita in parte riflette fattori temporanei come la fiammata sui prezzi dell’energia e dei prodotti alimentari nonche’ gli effetti del terremoto in Giappone.

Il presidente della Fed, Ben Bernanke considera la Grecia come un “rischio potenziale” per il sistema finanziario globale. Inoltre Bernanke, nella sua conferenza stampa al termine della riunione del Fomc, sostiene che un “default disordinato” in un paese europeo potrebbe “intorbidire i mercati finanziari” e “incidere sugli Usa”. “Se non riuscissimo a risolvere la situazione – dice Bernanke riferendosi alla Grecia – ci’ rappresenterebbe una minaccia al sistema finanziario europeo, al sistema finanziario globale e all’unita’ politica europea”.

La Federal Reserve farà passare almeno due o tre riunioni del comitato di politica monetaria prima di decidere un possibile rialzo dei tassi. Lo ha annunciato il presidente della banca centrale Ben Bernanke nella conferenza stampa seguita alla riunione di oggi, nella quale la Fed ha deciso di lasciare i tassi invariati tra lo zero e lo 0,25 per cento. Anzi potrebbe passare anche più tempo: “A seconda di come l’economia e la disoccupazione si sviluppano, potrebbe volerci un tempo significativamente più lungo”. Bernanke non ha voluto indicare un periodo esatto. La crescita economica negli Usa sta continuando “moderatamente” e il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere, anche se lentamente, nei prossimi mesi, ha detto Bernanke. Una discesa del tasso di disoccupazione, oggi al 9,1 per cento, che Bernanke ha definito “dolorosamente lenta”.

Il presidente della Fed Ben Bernanke ritiene che la ripresa Usa “iniziera’ nel 2012 ma a un passo piu’ lento di come avevamo previsto ad aprile”. Inoltre per Bernanke parte dell’attuale rallentamento dell’economia “e’ temporaneo e parte e’ piu’ di lungo periodo”. “Non sappiamo di preciso – spiega – il motivo per cui questo rallentamento persiste. Forse alcuni dei venti contrari che ci riguardano direttamente”.