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BERLUSCONI = MUSSOLINI E IL TESTO UN PO’ TAROCCATO DI ELSA MORANTE

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Quello che state per leggere e’ un testo di Elsa Morante su Benito Mussolini scritto il 1. maggio 1945. E’ incredibile: sembra redatto oggi. Gia’, perche’ parrebbe proprio la descrizione di Silvio Berlusconi. Il marketing virale sullo scritto firmato dall’autrice de “La Storia” si e’ diffuso via email, amici e conoscenti e catene di c/c intasano da giorni con migliaia di messaggi e twits le caselle di posta di tutta Italia. Ne parliamo anche noi di WSI (buoni ultimi) perche’ ormai sono centinaia i piccoli blog che da oltre un mese pubblicano e ripubblicano lo stesso materiale. Pero’ e’ vero: il premier somiglia molto (non fisicamente, tutto il resto – meno i soldi) al Duce all’apice del Fascismo. Su questo, non ci piove. Comunque, dopo aver letto qui sotto il testo del brano della Morante su Mussolini – Berlusconi, leggete anche le istruzioni per l’uso a fondo pagina.

«Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.

Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano.

Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare».

Elsa Morante, Opere, vol. I, Mondadori (Meridiani), Milano 1988, L-LII

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Ora che lo avete letto, possiamo dirvi che le parole e i concetti sono gli stessi, in effetti, ma la vera trama dietro al brano riportato qui sopra di Elsa Morante e’ stata smascherata e smontata dal blog di Georgia Mada, che oltre un mese fa, il 15 febbraio, gia’ scriveva:

In questi giorni circola in rete un pezzo a firma Elsa Morante che in realtà è una grossolana manipolazione con tagli arbitrari e non segnalati, collage di pezzi dislocati a proprio piacimento e, cosa ancor più grave, cambiamento di interi brani. Nella bufala-pastiche ci sono cascati quasi tutti, primo fra tutti Atti impuri, poi Il primo amore (Teo Lorini) e Giulio Mozzi, un sacco di altri blog e liste e, cosa ancor più grave, Luigi De Magistris che come parlamentare europeo dovrebbe avere a cuore la grande letteratura italiana e come minimo dovrebbe controllare prima di usare testi, trovati in rete, di firme prestigiose. Sono rimasta veramente basita e per questo ho copiato il testo originale per intero (georgia).