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Berlusconi, il dilemma: dimettersi o no?

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ROMA (WSI) – Al di là delle parole di incoraggiamento, l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi fa fronte a due grandi dubbi. Dimettersi oppure no? E soprattutto: provocare una crisi di governo, e correndo così il rischio di essere il responsabile della caduta dell’esecutivo Letta – anche se i falchi del Pdl stanno già affermando che il vero colpevole sarebbe il Pd -, oppure stare tranquillo e non fare nulla?

Alle dimissioni, Berlusconi ci sta pensando eccome. Lo ha ammesso, stando a
quanto riporta il Fatto Quotidiano, il senatore del Pdl Andrea Augello, prima della riunione della Giunta per le elezioni, che domani, mercoledì 18, emetterà il verdetto sull’agibilità politica del Cavaliere.

L’esito non è un mistero: la maggioranza dei commissari è per la decadenza di Berlusconi da senatore, dopo la condanna a 4 anni per una frode fiscale per oltre 7 milioni di euro.

“Ho sentito Berlusconi – ha detto Augello – Non è stata una lunga conversazione, ma non mi è sembrato particolarmente depresso. Sta riflettendo su una decisione importante da assumere, se confermare la fiducia al Governo, se rimanere in carica, se aspettare il voto”. Secondo Augello il voto sulla decadenza “non è certo una cosa che cementa l’alleanza di Governo, mi auguro si trovi la strada per ridurre l’impatto, è comunque una cosa impattante”.

Il Corriere della Sera prova ad anticipare le prossime mosse dell’ex premier, sottolineando che Berlusconi “ha passato la giornata a limare, recitare, ripetere e registrare il videomessaggio di cui si parla da giorni. E che sarà consegnato oggi tra le 11 e mezzogiorno al Tg1”.

Ma proprio il videomessaggio di Silvio Berlusconi viene rimandato, probabilmente domani, dopo il verdetto della Giunta. Le stesse fonti sottolineano che non si può parlare di rinvio perchè la diffusione non era stata programmata per oggi.

“Ma non sarà l’unico messaggio che Berlusconi manderà al suo popolo, al suo partito e al mondo della politica. Perché se oggi il Cavaliere con il video lancerà la nuova Forza Italia, il giorno dopo il voto della Giunta farà un più complesso discorso politico. Nel quale dovrebbe difendersi, accusare i suoi persecutori – magistrati e alleati del Pd che lo attaccano – ma anche riconfermare per senso di «responsabilità verso il Paese» l’appoggio al governo, che deve andare avanti perché l’Italia non può oggi permettersi drammatiche rotture”.

VOTO PALESE, M5S PROVA A INCASTRARE BERLUSCONI

“Il voto palese? Ci sono dei regolamenti, vanno rispettati. Non ci sarebbero comunque problemi se ci fosse un accordo largo e condiviso per modificarli e prevedere il voto palese. Ma da questo punto di vista bisogna tener conto di quali siano le condizioni oggettive”.

Così Gianni Cuperlo, parlamentare e candidato alla segreteria del Pd, intervistato da IntelligoNews, quotidiano online diretto da Fabio Torriero.

Poi parla della stabilità del governo Letta: “Noi lo sosteniamo con assoluta lealtà da sempre. Enrico gode della piena fiducia del Pd”.

Il Movimento Cinque Stelle ha annunciato che oggi presenterà a Palazzo Madama una proposta di modifica del regolamento per cancellare il voto segreto.