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BENZINA: PREZZI IN SALITA? NON SONO MAI SCESI

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Si dice che sia in atto una inversione di tendenza e che, quindi, i prezzi dei carburanti stiano salendo nuovamente, per la benzina, di 1 centesimo in più.
“Ma quando mai sono scesi?” E quanto si chiedono Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, presidenti di Federconsumatori ed Adusbef secondo i quali “le uniche variazioni che hanno avuto luogo, sono state del tutto teoriche e virtuali, ed addirittura misurate in millesimi di euro”.

Peraltro, affermano i due presidenti in una nota congiunta, “se fosse vera questa oscillazione, derivante da un aumento che si sta verificando da soli due giorni sui mercati internazionali, sarebbe la prova lampante di quanto denunciamo da sempre, e cioè del fenomeno della doppia velocità di adeguamento del prezzo dei carburanti. Rapidissima in ascesa, lentissima in discesa”.

“Ribadiamo infatti – proseguono – che nelle ultime settimane dalle variazioni dei mercati internazionali, vi è stata una diminuzione del 15% sia delle quotazioni del petrolio, sia delle quotazioni della benzina (Platts). Tali andamenti dovrebbero far registrare una diminuzione dei prezzi dei carburanti di almeno 7-8 centesimi di euro al litro, facendo attestare il prezzo della benzina a 1,21-1,22 euro al litro”.

Invece, sottolineano, “non solo non vi è alcuna diminuzione, ma addirittura il prezzo dei carburanti è tornato a salire. A causa di queste speculazioni, gli automobilisti continuano a pagare un maggiore esborso, per i propri pieni di carburante, pari a 96 euro annui di costi diretti e 85 euro annui per le ricadute sul tasso di inflazione. È indispensabile che il Governo intervenga: sulla razionalizzazione dell’intera filiera petrolifera (dalla produzione al consumo); sulla liberalizzazione del settore, attraverso l’apertura della vendita anche alla grande distribuzione; avviando seri controlli per porre fine a queste intollerabili speculazioni”.