Società

BENI DUREVOLI:
IL TREND STA PEGGIORANDO

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* Antonio Cesarano e’ il responsabile dell’ufficio ricerca MPS Finance. Il contenuto di questo articolo esprime esclusivamente il pensiero dell’ autore e non necessariamente rappresenta la linea editoriale di Wall Street Italia, che rimane autonoma e indipendente.

(WSI) – I dati sugli ordini di beni durevoli di luglio hanno evidenziato un calo
mensile del 4,9% in termini generali e del 3,2% al netto della componente
trasporti.

E’ stato rivisto al ribasso anche il dato del mese precedente ( da 2,8% a
1,9% risultando pertanto molto vicino alla precedente stima pari a +2% )
che era già stato sottoposto a revisione nell’ambito del complessivo
aggiornamento dell’intera serie dati dal ’92 al 2005.

La variazione negativa mensile ha interessato non soltanto il settore
trasporti (a su avolta inficiato dal calo degli ordinativi di aerei civili
pari a -20,2%) ma anche il settore di elettronica e computers (-5,9%) e
dei macchinari -6,2%.

Con riferimento alla categoria dei beni capitali al netto della componente
difesa ed aerei la viariazione è risultata negativa del 3,7%. In calo anche il dato sulle consegne (-0,1% sia in termini generali che al
netto dei trasporti).

Che tipo di informazione ricavare dai dati odierni? Occorre precisare che
si tratta di un dato che, se letto su base mensile, presenta una notevole
volatilità. A ciò va aggiunto il fatto che il dato di giugno è stato
sottoposto a revisioni piuttosto ampie rispetto alla pubblicazione
preliminare del 27 luglio scorso.

Di seguto i valori delle variazioni
mensili del mese di giugno dalla prima pubblicazione del 27 luglio: +1,4%,
+2%, +2,8% (quest’ultimo valore dopo la revisione dell’intera serie dati)
ed infine l’odierno +1,9%.
Pertanto risulta opportuno evidenziarne il trend in termini di media mobile
su un orizzonte temporale di diversi mesi.

Ricomputando la nuova serie dati in termini media mobile a 6 mesi del
valore a/a, si può osservare che il ritmo di crescita degli ordinativi
risulta essere decrescente da circa un anno (anche al netto della
componente trasporti) segnalando un atteggiamento di cautela dal lato dei
produttori ben attenti a calibrare le decisioni in termini di scorte,
produzione e nuovi occupati in modo piuttosto puntuale rispetto
all’andamento della domanda.

Uno dei principali indicatori anticipatori per l’economia Usa, rappresentato
dai leading indicators, dopo la recente revisione della metodologia di
calcolo ha evidenziato una stabilizzazione del tendenziale dal mese di
marzo, segnalando, a detta dello stesso Conference Board, la possibilità
della continuazione sì della crescita ma in modo moderato.

Di conseguenza,
le stime di crescita per il trimestre in corso pari al
4,1% in mediana (sondaggio Bloomberg) potrebbero risultare eccessive
nell’ambito di un trimestre che potrebbe comunque evidenziare un ritmo di
crescita superiore al 3,5% beneficiando ancora del supporto offerto dal
settore imobiliare alla spesa per consumi.

Il prossimo 30 agosto, in occasione della pubblicazione del più compossivo
M3 report (report su consegne, scorte ed ordini) verrà pubblicato il dato
definitvo sugli ordinativi di beni durevoli insieme e quello dei non durevoli.