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Bce verso un rialzo dei tassi di 50 punti base. Oggi il nostro Speciale Bce

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La Bce è pronta a rialzare i tassi d’interesse nella sua riunione di oggi. I membri del consiglio direttivo della Banca centrale europea si concentreranno sull’inflazione di fondo e cercheranno di prevedere quando i prezzi al consumo, che sono alle stelle, potrebbero scendere.

L’inflazione dell’area dell’euro è scesa negli ultimi mesi a causa del calo dei prezzi dell’energia. Ma l’inflazione di fondo, che esclude componenti quali l’energia e gli alimenti, continua a crescere a un ritmo costante.

“Con l’economia che si sta dimostrando più resistente allo shock energetico e il mercato del lavoro ancora rigido, pensiamo che le pressioni sui prezzi derivanti dal settore dei servizi richiederanno molto più tempo per raffreddarsi materialmente”, ha dichiarato Paul Hollingsworth, capo economista per l’Europa di BNP Paribas, in una recente nota di ricerca come riporta la CNBC.

“Gli stoccaggi di gas sono in aumento e i prezzi del gas sono in calo. L’inflazione è in calo e l’incertezza è in diminuzione. Per questo motivo, abbiamo eliminato la recessione dalle nostre previsioni per il 2023”, ha dichiarato Mark Wall, osservatore della Bce presso Deutsche Bank, in una recente nota per i clienti.

La previsione di base di Wall prevede che la Bce aumenti i tassi di 50 punti base questa settimana, di 50 punti base a marzo e di 25 punti base a maggio, per arrivare a un tasso finale del 3,25%. Wall afferma:

“Ci aspettiamo che i tassi rimangano fermi fino alla metà del 2024, quando la Bce inizierà a tagliare di 25 punti base a trimestre, fino a quando i tassi torneranno alla neutralità nel 2025”.

Le aspettative degli analisti sulle mosse della Bce

Cosa pensano gli analisti dell’imminente summit della Bce? Partendo da Morgane Delledonne, head of investment strategy Europa di Global X, “se la riunione della Bce sarà probabilmente allineata alle aspettative di un rialzo di 50 punti base, un deciso posizionamento da falco da parte della presidente Lagarde potrebbe sorprendere il mercato”. Delledonne ritiene “che il ciclo di inasprimento della Bce si concluderà dopo quello della Fed, poiché le pressioni sull’inflazione di fondo nell’area euro stanno iniziando solo ora a fare effetto e la Bce dovrà lavorare ancora per riportare l’inflazione verso l’obiettivo. I tassi d’interesse dell’area dell’euro potrebbero aumentare di altri 150 punti base entro la metà dell’anno prima di raggiungere il picco di questo ciclo di inasprimento”.

Si aspetta anche un aumento dei tassi di interesse di 50 pb arrivando al 2,5% nella riunione del consiglio direttivo di giovedì prossimo anche Annalisa Piazza, fixed-income research analyst di MFS Investment Management, secondo cui “il ritmo dei rialzi non dovrebbe rallentare nel breve termine e un altro rialzo di 50 pb è probabile che venga deciso a marzo, poiché la Bce è chiaramente impegnata nell’obiettivo di abbassare l’inflazione dagli attuali livelli elevati”. Piazza dice:

“Prevediamo che la Bce ribadirà il suo approccio restrittivo a febbraio, poiché vi sono ancora incertezze sulle pressioni inflazionistiche sottostanti e un cambiamento di approccio minerebbe la credibilità della Bce e l’inflazione perderebbe completamente il suo ancoraggio”.

Secondo Martin van Vliet, Strategist Global Macro Team di Robeco, lo scenario principale prevede che la Bce aumenti il tasso sui depositi di almeno altri 100 pb con le prossime tre riunioni. Ma sottolinea:

“Temiamo, tuttavia, che un contesto economico e di mercato peggiore del previsto impedisca alla Bce di andare molto oltre il 3%. Inoltre, siamo scettici sulle aspettative dei mercati secondo cui il tasso di interesse sui depositi si manterrà (ben) al di sopra del 2,5% nei prossimi anni, poiché non riteniamo che tutte le economie dell’eurozona siano in grado di gestire strutturalmente condizioni di finanziamento più rigide associate a questo scenario di tassi”.

Infine Filippo Diodovich, senior market strategist di IG Italia prevede che, in merito ai prossimi meeting delle banche centrali le previsioni sono fissate per una Bce più hawkish rispetto alla Federal Reserve:

“Riteniamo che la Bce possa nuovamente aumentare i tassi di riferimento di 50 punti base portando il tasso sui depositi al 2,50% e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale al 3%. A nostro avviso anche la comunicazione sarà rafforzata sottolineando l’impegno della banca centrale europea ad alzare i tassi anche nei prossimi mesi. Ci aspettiamo dopo i meeting delle banche centrali che la coppia valutaria EUR/USD possa apprezzarsi ulteriormente con obiettivi ipotizzabili anche al di sopra di 1,10”.

Il nostro speciale Bce

Oggi a partire dalle 14.10 saremo live con “Speciale Bce” per commentare la decisione di politica monetaria dell’istituto di Francoforte e la reazione dei mercati. E dalle 14:45 seguiremo sempre in diretta conferenza stampa di Christine Lagarde, di cui faremo la traduzione simultanea in italiano. Conduce Aleksandra Georgieva.