Bce: rischi crescita spostati verso il basso, Draghi pronto ad agire

di Alberto Battaglia
Pubblicato 24 Gennaio 2019 • Aggiornato 25 Gennaio 2019 11:07

Nella conferenza stampa della Bce, il suo presidente Mario Draghi ha promesso di lasciare invariati i tassi di interesse ai minimi storici almeno fino alla fine dell’estate. Draghi ha citato il rallentamento dell’economia dell’area euro, certificato dagli ultimi dati macro. I rischi per la crescita, secondo il banchiere, si sono dunque spostati verso il basso.

Gli analisti di Lombard Odier IM scommettono che la Bce manterrà invariato il costo del denaro anche per tutto l’anno e che, anzi, probabilmente farà ricorso a una terza ondata di operazioni TLTRO. Anche il responsabile globale macro strategy di State Street, Michael Metcalfe, è convinto della medesima cosa e questo sarà uno sviluppo positivo in chiave mercati.

“Ancora una volta il pessimismo dei mercati europei potrebbe giovare di un’altra operazione di rifinaziamento e di una generosa liquidità per il sistema bancario”. 

Di seguito la dichiarazione del board:

“Nella riunione odierna, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso che il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi bancari rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,40%.

Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della Bce rimangano ai livelli attuali almeno durante l’estate del 2019, e in ogni caso per il tempo necessario a garantire la costante convergenza dell’inflazione a livelli inferiori ma prossimi a 2% a medio termine”.

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Alberto Battaglia 24 Gennaio 201914:39

“I dati economici sono stati costantemente più deboli del previsto”, ha dichiarato Mario Draghi, anche “l’inflazione core è attesa in crescita nel medio termine”, sulla base della crescita dei salari e dei provvedimenti di politica monetaria. 

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201914:42

“Per riassumere, un ampio livello di accomodamento monetario è ancora necessario per il raggiungimento dei target sull’inflazione”, ha dichiarato Draghi prima di ribadire l’importanza di rafforzare le politiche fiscali.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201914:47

Interrogato sul peggioramento dei risultati economici per l’Area euro, Draghi ha dichiarato che la fiducia del board sulla crescita economica deriva dalla crescita dei salari, in particolare nei Paesi “core”. Il fatto che le politiche monetarie  restino accomodanti rafforzano l’attesa sul graduale aumento dell’inflazione, ha aggiunto il presidente della Bce.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201914:50

“Siamo stati unanimi nel determinare le cause del rallentamento economico: la minaccia del protezionismo, la protratta negoziazione sulla Brexit… e poi lo sviluppo di alcuni contesti politici, il rallentamento cinese. E’ una lunga lista di fattori… dovremmo aspettarci una persistenza di uno slancio più debole”, ha affermato Draghi.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201914:55

“Il rallentamento in Cina non durerà a lungo perché abbiamo fiducia nei provvedimenti del governo, la Brexit non colpirà l’economia così tanto e le dispute commerciali verranno risolte”, ha dichiarato Draghi, motivando le cause dell’ottimismo generale sulle prospettive.
In conclusione, il board si darà più tempo per valutare l’evoluzione di questi eventi, ha detto il numero uno della Bce. 
“Se questo rallentamento dovesse durare a lungo”, ha aggiunto, va tenuto conto che la politica monetaria resta accomodante è che la fine del Qe non è un provvedimento restrittivo. 

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201915:02

Interrogato sugli effetti dei tassi negativi sulla redditività delle banche, data la loro persistenza, Draghi ha risposto che questo provvedimento riduce il margine d’interesse per le banche, ovviamente, ma “quando osserviamo i risultati sul complesso del sistema delle banche ciò compensa le perdite che questa misura genera”. Nel complesso, “continueremo a monitorare  la redditività delle banche”, e va considerato che le banche sono molto più solide oggi rispetto agli anni della crisi.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201915:10

Sulla possibile fusione Commerzbank e Deutsche Bank, Draghi non ha voluto fornire rivelare la posizione della Bce.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201915:11

Sulla possibile fusione Commerzbank e Deutsche Bank, Draghi non ha voluto rivelare la posizione della Bce.

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201915:16

Mario Draghi ha più volte ribadito che la cassetta degli attrezzi della Bce, che comprende l’acquisto di asset, le Tltro e i provvedimenti sui tassi, è pronta ad essere sollecitata diversamente “a seconda della contingenza”. 

Alberto Battaglia 24 Gennaio 201915:34

Interrogato sull’attacco diretto di Matteo Salvini alla vigilanza Bce, ritenuta non imparziale, Draghi ha dichiarato che più volte Francoforte è stata attaccata per sue decisioni, manifestando di dare poco peso alla questione. 

Sull’incremento delle coperture degli Npl e i relativi effetti sui prezzi azionari Draghi ha ribadito, rispondendo alla domanda di una reporter italiana, che i livelli di Cet1 sono maggiori rispetto al passato, ciò permetterà alle banche di essere più resilienti in caso di recessione e di non dover ricorrere al credit crunch come durante la crisi. 

Le riforme strutturali hanno bisogno del supporto del popolo, il tempo d’implementazione è una decisione politica, ma non ho dubbi sul [fatto che ci sia un] impegno politico verso un maggior impegno verso l’integrazione.