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Bce: rischi crescita spostati verso il basso, Draghi pronto ad agire

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Nella conferenza stampa della Bce, il suo presidente Mario Draghi ha promesso di lasciare invariati i tassi di interesse ai minimi storici almeno fino alla fine dell’estate. Draghi ha citato il rallentamento dell’economia dell’area euro, certificato dagli ultimi dati macro. I rischi per la crescita, secondo il banchiere, si sono dunque spostati verso il basso.

Gli analisti di Lombard Odier IM scommettono che la Bce manterrà invariato il costo del denaro anche per tutto l’anno e che, anzi, probabilmente farà ricorso a una terza ondata di operazioni TLTRO. Anche il responsabile globale macro strategy di State Street, Michael Metcalfe, è convinto della medesima cosa e questo sarà uno sviluppo positivo in chiave mercati.

“Ancora una volta il pessimismo dei mercati europei potrebbe giovare di un’altra operazione di rifinaziamento e di una generosa liquidità per il sistema bancario”. 

Di seguito la dichiarazione del board:

“Nella riunione odierna, il Consiglio direttivo della Banca centrale europea ha deciso che il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi bancari rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, 0,25% e -0,40%.

Il Consiglio direttivo si aspetta che i tassi di interesse chiave della Bce rimangano ai livelli attuali almeno durante l’estate del 2019, e in ogni caso per il tempo necessario a garantire la costante convergenza dell’inflazione a livelli inferiori ma prossimi a 2% a medio termine”.