Economia

BCE: nuove munizioni per Pepp e QE, le stime degli analisti per la riunione di domani

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Cresce l’attesa del mercato sulla riunione della BCE in programma domani. Gli esperti si aspettano un nulla di fatto sul fronte dei tassi fermi mentre danno per scontato un rafforzamento del Pepp, il programma straordinario di acquisti di asset lanciato per contrastare gli effetti della pandemia di Covid

Entrato in vigore il 26 marzo, con una dotazione di 750 miliardi, il Pepp ha già portato ad acquisti per 234 miliardi e al ritmo attuale dovrebbe esaurire la sua potenza di fuoco entro l’autunno. Per questo motivo, un rafforzamento della sua dotazione appare inevitabile.

Le attese degli analisti vanno da un aumento minimo di 250 miliardi a un totale di 1000 miliardi fino a un massimo di 500 miliardi a un totale di 1250 miliardi.

Si posiziona nella forchetta alta delle stime, Gero Jung, Chief Economist di Mirabaud AM:

“Ci aspettiamo che la Banca Centrale Europea aumenti il suo programma di acquisto di asset di 500 miliardi di euro in occasione del meeting di giovedì, mantenendo un orientamento di politica monetaria molto accomodante. Le proiezioni economiche aggiornate che verranno pubblicate saranno probabilmente molto negative, e comprenderanno una ripresa nel 2021 che porterà la produzione economica aggregata nel 2022 al di sotto dei livelli pre-crisi.

L’inflazione resta bassa, e le misure disinflazionistiche sono più di una preoccupazione per la BCE, con l’inflazione headline in calo il mese scorso. Per quanto riguarda gli indicatori di attività, i sondaggi di maggio suggeriscono che il punto più basso dell’attività economica è stato probabilmente raggiunto in aprile. Le indagini PMI sull’attività, ma anche gli indicatori del sentiment della CE mostrano un miglioramento.
Tuttavia, il miglioramento di quasi tre punti (a livelli di 67) del sentiment economico della CE a maggio contrasta con i profondi cali registrati a marzo e ad aprile (di quasi 40 punti). Ciononostante, questo suggerisce che l’attività economica sta lentamente riprendendo, che è anche il messaggio degli attuali indicatori di mobilità ad alta frequenza”.

Riguardo al Qe alcuni esperti ritengono possibile che il consiglio direttivo decida a ogni modo di aumentare la sua dotazione, che è attualmente di 20 miliardi di euro al mese più una cartuccia aggiuntiva da spendere a piacimento di 120 miliardi, di un’ulteriore dote sempre di 120 miliardi.

Fari sulle stime sul Pil

L’attenzione dei mercati sarà infine concentrata sulle nuove stime macroeconomiche che saranno annunciate dalla Bce.
A fine aprile la presidente Christine Lagarde aveva parlato di 3 possibile scenari con cali del Pil compresi fra il 5 e il 12 per cento ma negli ultimi giorni Lagarde ha ristretto il campo ai due scenari più severi, con un calo atteso tra l’8 e il 12 per cento.

Oggi intanto lo spread tra BTp e Bund all’avvio è indicato a 195 punti base, lo stesso livello di ieri.  Stabile anche il rendimento del BTp decennale benchmark che si attesta in apertura all’1,57%, dall’1,55% registrato alla vigilia.