Economia

Bce: Italia rischia di non rispettare obiettivi bilancio

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ROMA (WSI) – La Banca centrale europea mette in guardia l’Italia sugli obiettivi di bilancio: “permangono rischi sul conseguimento degli obiettivi di deficit 2014”, pari al 2,6 per cento del Pil, avverte l’istituzione monetaria nel suo ultimo bollettino mensile.

Questo “specialmente a causa dell’andamento dell’economia peggiore del previsto”, si legge.

Per questo, prosegue la Bce, è importante che nella Penisola venga “ulteriormente rafforzata la posizione di bilancio”, in modo da assicurare l’applicazione del Patto di Stabilità e di crescita riguardo alla riduzione del rapporto debito-Pil.

L’insieme di variabili, positive e negativi che ircondano le prospettive economiche dell’area euro continua ad essere sbilanciato verso l’indebolimento, afferma il bollettino mensile.

“In particolare, la perdita di slancio dell’economia può frenare gli investimenti privati e gli accresciuti rischi geopolitici potrebbero esercitare un ulteriore impatto negativo sulla fiducia di imprese e consumatori”.

“Un altro rischio al ribasso – si legge – è connesso a riforme strutturali insufficienti nei paesi dell’area”.

L’inflazione di Eurolandia resterà debole nei prossimi mesi, per poi aumentare gradualmente nel 2015 e 2016. E se da un lato la Banca centrale europea afferma di ritenere che le nuove misure espansive appena prese contribuiranno a farla risalire a valori più accettabili, dall’altro però ribadisce che “qualora si rendesse ancora necessario, il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere a ulteriori strumenti non convenzionali nel quadro del proprio mandato”.

Quello che si vuole evitare sono i rischi “connessi con un periodo di bassa inflazione eccessivamente prolungato”.

In particolare il direttorio terrà i riflettori puntati sui possibili effetti derivanti dall’indebolimento della crescita, dagli sviluppi geopolitici, dall’andamento del cambio e dalla trasmissione delle misure di politica monetaria adottate.

La scorsa settimana la Bce ha tagliato nuovamente i tassi di interesse dell’area euro, azzerando praticamente il principale riferimento sul costo del danaro (0,05 per cento) e ha annunciato un programma di acquisti mirati di titoli, volti a rivitalizzare le cartolarizzazioni di prestiti.
(TMNews)