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BCE: eccesso rischi e utili banche in calo allungano ombre sul sistema finanziario

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La BCE lancia alert sul sistema finanziario. Che, complici l’aumento di attività rischiose e il rallentamento dei profitti delle banche, rischia di subire scossoni in caso di un ulteriore rallentamento dell’economia. È quanto si legge nella Financial Stability Review pubblicata oggi dall’istituto di politica monetaria in cui si sottolinea:

“Mentre i bassi tassi di interesse supportano l’economia nel suo complesso, notiamo anche un aumento dell’assunzione di rischi che potrebbe, nel medio termine, creare problemi di stabilità finanziaria”, ha dichiarato Luis de Guindos, vicepresidente della BCE.

Secondo la banca centrale, istituzioni come i fondi di investimento e le compagnie assicurative hanno assunto maggiori rischi nell’attuale contesto di bassi tassi di interesse. Ciò significa che, in caso di un improvviso shock del mercato, ad esempio, lo stress subito da queste istituzioni potrebbe estendersi nel sistema finanziario, con conseguenze negative a catena su aziende e private.

La BCE ha anche citato rischi nel mercato immobiliare, sottolineano che i prezzi degli immobili continuano ad aumentare in “un certo numero” di paesi dell’area dell’euro.

Preoccupazioni sono state inoltre sollevate sulla redditività delle banche nell’area dell’euro, destinata a deteriorarsi. Il rapporto afferma che la cattiva condotta passata delle banche ha pesato sulla redditività delle banche globali.

Outlook economico in deterioramento

Sul fronte macro, la BCE ha sottolineato che l’outlook economico dell’eurozona si è deteriorato con l’attesa che la crescita rimanga sottotono per un tempo più lungo di quanto atteso in passato. Pesano la combinazione della perdurante debolezza del commercio globale e l’impatto negativo delle incertezza politica e delle politiche a livello globale, in particolare per quanto riguarda i contenziosi commerciali e l’esito della Brexit, hanno portato a un abbassamento delle prospettive di crescita per il 2020-21.

“I rischi al ribasso per la crescita economica globale e nell’area dell’euro sono aumentati e continuano a creare sfide per la stabilità finanziaria”, ha spiegato la BCE.

Tenuto conto dei vari elementi di rischio, fra cui, oltre a un escalation del protezionismo, a una debole performance di crescita dei paesi emergenti e a una Brexit no-deal, il rapporto sottolinea che la probabilità di crescita sotto zero entro la metà del 2020 sia salita al 20%.

Bce, Lane vede recupero economia zona euro entro due anni

Per il capo economista della Bce, Philip Lane i bassi tassi di interesse rappresentano un’opportunità per i paesi della zona euro per tagliare il debito. Lo ha detto in un’intervista a la Repubblica, in cui ha invitato gli Stati a “non sprecare risorse per nuove spese o tagli delle tasse”.

Lane ha messo in chiaro che la Bce non ha esaurito gli strumenti di politica monetaria a sua disposizione e ha detto di vedere margini per negoziare il completamento dell’unione bancaria. Sull’economia della zona euro, Lane dice che cresce meno velocemente di quanto si sperasse ma che l’auspicio è quello di “spinte per un recupero nel prossimo anno o due”.