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Barron’s: Dow verso 15.000

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New York – Ormai è entrato in una fase toro. Il Dow potrebbe proseguire nella scia di rialzi e passare dai 12.800 attuali verso quota 15.000 nei prossimi due anni. È quanto riporta l’ultimo articolo in copertina sul Barron’s.

Stime eccessivamente ottimiste? Nient’affatto, tanto che Jeremy Siegel, professore di finanza presso la Wharton School, rincara la dose. Nulla di strano che si possa andare oltre, verso 17.000. Le probabilità che si vada in questa direzione sono favorevoli, due su tre, specifica il professore.

Due sono gli argomenti base a supporto della sua tesi:

– Prima di tutto il fatto che, basandosi su andamenti ciclici dall’800, il mercato sembra destinato a registrare un forte balzo in positivo. Analizzando 141 anni di scambi si osserva che periodi con ritorni nettamente inferiori alla media, vengono seguiti da ritorni nettamente superiori alla media. Negli ultimi cinque anni ci saremo trovati in questa prima parte, ma adesso le cose starebbero per cambiare. Starebbe per aver inizio un periodo positivo di due anni. Da qui i calcoli con dati storici perché l’indice arrivi verso 15.000 – 17.000.

– Secondo punto. Nel 2011 la crescita degli utili per azione è stata del 12%. Si assuma una variazione la metà di questa per i prossimi due anni, dunque al 6% (più bassa rispetto ad attese per 9%). Visto che, rispetto all’ultima chiusura, perché il Dow arrivi a 15.000 è richiesta una variazione appena dell’8% annua, il rapporto P/E dovrebbe essere rivisto leggermente al rialzo, da 13,1 a 13,6. Se la crescita dovesse essere come da attese, il Dow potrebbe raggiungere i 15.000 con un P/E sui 12,8.