Le banche potrebbero affrontare perdite per $80 miliardi. Motivo? La confusione che regna sul fronte dei pignoramenti. A creare buchi nei bilanci degli istituti non sara’ la decisione di bloccare le procedure che consentono ai gruppi finanziari di impossessarsi delle case su cui i mutuatari si sono rivelati insolventi. I nodi al pettine verranno con la valanga di cause legali che a simili mosse si accompagnera’.
E’ questa l’opinione di Dick Bove, uno degli analisti piu’ seguiti a Wall Street. Le azioni legali si focalizzeranno su “frodi a ogni livello”, dall’avere impacchettato mutui in bond poi rivenduti agli investitori (in pratica quello che innesco’ la mina subprime all’origine della crisi finanziaria del 2008), ha riferito a Cnbc l’esperto di Rochdale Securities.
Insomma, i costi legali di tutta la faccenda che ha portato tra gli altri JP Morgan e Bank of America a bloccare i pignoramenti (documenti scorretti, hanno sostenuto le banche, ma le autorita’ di tutti i 50 stati temono siano state fatte carte e firme letteralmente false) saranno 10 volte superiori alla cifra stimata solo per i pignoramenti in se’.
“Una montagna di denaro sta per andare in fumo e ci sono molte persone arrabbiate a ogni livello del sistema intenzionate a recuperare cio’ che hanno perso”, ha commentato Bove.