Società

Crisi subprime, Ceo banche Usa sotto torchio al Congresso (VIDEO)

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Per la prima volta dalla Grande Recessione i parlamentari del Congresso statunitense potranno sentire i ceo dei maggiori colossi bancari, per fare il punto su come il settore abbia reagito a una crisi nella quale il sistema bancario ha avuto responsabilità rilevanti.

Fra i protagonisti delle testimonianze che saranno rese alla commissione finanze, previste oggi (mercoledì 10 aprile, in corso nel momento in cui scriviamo), ci sono Jamie Dimon (JP Morgan), Brian Moynihan (Bank of America), Mike Corbat (Citigroup), David Solomon (Goldman Sachs Group) e James Gorman (Morgan Stanley). Mancherà invece la presenza di Wells Fargo, il cui ceo, Tim Sloan, ha troncato di netto i suoi rapporti con la banca a fine marzo.

Nel panel che metterà sotto torchio alcuni fra i leader bancari più influenti del mondo ci saranno anche stelle nascenti della nuova sinistra americana come Maxine Waters (nel cui staff non manca Alexandria Ocasio-Cortez).

Successivamente alla crisi dei mutui sub-prime, il capitale delle maggiori banche americane ha aggiunto 800 miliardi di dollari in capitale, la cui entità renderà più robusto il sistema in caso in una nuova crisi. Non è abbastanza secondo la componente democratica della commissione, che ha scritto in un memo ai membri del Committee che “rimangono domande sul fatto che l’America sia ben servita dalle banche più grandi e più importanti dal punto di vista sistemico”.

Le banche presenti all’incontro di oggi, hanno pagato almeno 163,7 miliardi di dollari in sanzioni negli ultimi 10 anni, afferma un memorandum della commissione, sollevando il dubbio che non siano sufficienti a stimolare cambi nel modello di business, visto che gli utili superano di gran lunga tale cifra. (Nel box in basso è possibile seguire dal vivo il confronto in Commissione).