Mercati

Banche, rendimenti fino all’8% con dividendi distribuiti in autunno

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Nei giorni scorsi la Bce ha rimosso il divieto alla distribuzione dei dividendi a cui erano sottoposte le banche europee. Gli analisti di Algebris evidenziano che il settore bancario ha continuato ad accumulare capitale in eccesso durante il periodo del Covid, e ora si vedono chiari segnali della volontà di restituirlo agli azionisti.
Di conseguenza, guardando al 2021, Algebris stima per il settore un rendimento complessivo per gli azionisti (compresi i dividendi da recuperare e i buyback) dell’8%, e in seguito, su base più sostenibile, del 7%. In un mondo in cui i tassi stanno marciando verso il basso, gli analisti ritengono straordinaria la presenza di rendimenti così elevati.

Banche italiane, i dividendi 2021 annunciati a luglio

Con l’annuncio dei risultati di bilancio relativi ai primi sei mesi del 2021 numerose banche quotate nell’indice Ftse Mib hanno comunicato anche l’ammontare delle cedole che verranno distribuite agli azionisti in autunno quando verrà meno lo stop della Bce. Si tratta di:

Banca Mediolanum ha proposto la distribuzione di una cedola di 0,7533 euro, relativa alla seconda tranche dell’esercizio 2020 che sarà staccata il 18 ottobre 2021. Ai prezzi di 8,79 euro fornisce un rendimento dell’8,5%.

Intesa San Paolo ha annunciato lo stacco di cedole in due trache di un dividendo di 0,0996 euro relativo all’esercizio 2020 il 18 ottobre 2021 e un acconto di 0,0721 euro relativo all’esercizio 2021 con data di stacco il 22 novembre 2021. Complessivamente distribuirà agli azionisti 0,1717 euro come dividendi. Ai prezzi di 2,43 euro fornisce un rendimento del 7%.

Mediobanca ha annunciato la distribuzione di una cedola di 0,66 euro con data di stacco 22 novembre 2021. Ai prezzi di 9,99 euro fornisce un rendimento del 6,6%.

FinecoBank ha annunciato la distribuzione di un dividendo di 0,53 euro con data di stacco il 22 novembre 2021. Ai prezzi di 16,32 euro fornisce un rendimento del 3,2%.

Infine Banca Generali ha reso noto di aver allocato il floor di 1,25 euro per azione sui risultati 2021, in aggiunta ai 3,3 euro deliberati per gli esercizi 2019/2020. Viene così raggiunta una cedola complessiva di 4,55 euro per azione, che sarà corrisposta tra ottobre 2021 e aprile 2022. Ai prezzi di 36,94 euro corrisponde un dividend yield del 12,3%.

Banche, dagli stress test risultati incoraggianti

Gli analisti di Algebris ricordano poi che recentemente sono stati annunciati i risultati del primo stress test post-Covid, che si sono rivelati migliori del previsto per il settore nonostante le ipotesi macroeconomiche significativamente più onerose rispetto ai precedenti stress test. Per esempio, assumendo un calo del PIL del 55% più alto delle aspettative, così come un tasso di disoccupazione che supera le attese del 52% nei suoi valori massimi.

Ciononostante, quasi tutte le banche se la sono cavata bene, mantenendo buffer significativi ai requisiti minimi di capitale dopo i duri colpi inferti ai loro coefficienti di capitale. Sebbene l’esercizio di stress test sia in qualche modo teorico, secondo Algebris si tratta in realtà di un altro segno del fatto che il regolatore consideri i livelli di capitale delle banche europee come più che adeguatamente capitalizzati per sopportare un grave shock economico potenziale (oltre alla crisi Covid appena subita). I recenti movimenti dei tassi di interesse hanno catturato l’attenzione del mercato in questo specifico momento, ma sono rendimenti straordinari destinati a rimanere (perlomeno ai prezzi attuali delle azioni).