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Banche italiane: Exane, “è la fine del mondo come lo conosciamo”. Ondata di fusioni

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ROMA (WSI) – Exane BNP Paribas dedica un report alle banche italiane, che intitola “E’ la fine del mondo come lo conosciamo”. Gli analisti, a seguito del decreto che trasformerà le banche popolari in società per azioni nei prossimi 18 mesi, prevedono un’ondata di operazioni di fusioni e acquisizioni (M&A) difensivi, e non ritengono che i titoli degli istituti abbiano corso troppo. Anzi, in essi intravedono un ampio margine di rialzo.

Di conseguenza il consiglio, a prescindere da quello che sarà il verdetto del Parlamento sul decreto, il prossimo 25 marzo, è il seguente: detenere nel proprio portafoglio più di un titolo di una banca popolare.

Di seguito i giudizi: rating outperform per Banca Popolare di Milano. Alzato il target del 5% a 0,81 euro.

Outperform anche per Banco Popolare (target price aumentato +4% a 15,6 euro ) e per Bper (target price +8% a 8,6 euro); Credito Valtellinese (target price +5% a 1,2 euro).

Rating neutral per Ubi Banca: in questo caso il target price è stato tagliato -2% a 5,8 euro.

Fiducia in generale per le banche italiane: “A nostro avviso l’asset quality review ha tracciato una linea sotto il problema della copertura dei non performing loans. Con l’eccezione di Mps, che lancerà un aumento di capitale quest’anno, i coefficienti patrimoniali di tutte le banche italiane che copriamo sono a nostro parere adeguati”.

Certo, sul fronte della redditività i problemi rimangono, come Exane ha ribadito in passato più volte; anche oggi, le stime sull’eps rettificato del periodo 2015-2017 sono state tagliate in media del 5%. Ma per gli esperti il miglioramento dell’economia italiana migliorerà il sentiment degli investitori, sostenuto anche dall’attesa di un processo di consolidamento nel settore.

Exane si è espressa anche su altri titoli bancari.

Credem: rating abbassato da outperform a neutral, a fronte di un target price che sale dell’1% a 7,5 euro, perché la banca è considerata interessante nel medio termine.

Intesa Sanpaolo: target price rivisto +6% a 2,75 euro, rating neutral.

Unicredit: target price tagliato -2% a 5,9 euro, rating neutral.

Mps : rimane il giudizio outperform (anche se target price tagliato del 13% a 0,75 euro), visto che il titolo, “è semplicemente troppo a buon mercato”.