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BANCHE: I CONTI ON LINE RIVOLUZIONANO IL SETTORE

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I conti bancari on line in Italia sono oggi circa 400.000 e, secondo gli analisti interpellati da Wallstreetitalia, raggiungeranno quota 450.000 entro la fine dell’anno per poi crescere fino a 2 milioni per la fine del 2004, 14 milioni in tutta Europa.

Però, dato lo scarso uso di Internet in Italia – solo circa 6 milioni d’Italiani hanno accesso alla rete – gli sportelli non rischiano di sparire per ora. L’opinione comune tra gli analisti è che “siamo di fronte a un servizio accessorio”.

Il fenomeno è salito agli onori della cronaca il 23 dicembre dell’anno passato, quando con gli sportelli bancari chiusi, l’unico modo per partecipare alla compravendita dei titoli borsistici era assicurato da Internet e dai call center telefonici. Il fatto si è ripetuto all’Epifania: la possibilità di poter partecipare alle contrattazioni in quei due giorni è stata limitata ai soli utenti degli sportelli virtuali. E’ un fenomeno in continua e rapida crescita (più 150% ripetto al novembre 1999).

“Oggi la maggior parte delle banche offre questo tipo di servizio, ma mi riesce difficile immaginare che il conto online finirà per soppiantare lo sportello; – ha detto a Wallstreetitalia un analista bancario – ormai possiamo dire che il fenomeno, all’inizio considerato dirompente, ha trovato un suo equilibrio.”

Anche un altro analista sentito da Wallstreetitalia ha osservato che per le banche il conto online è solo un altro canale messo a disposizione della clientela, ma che crescerà di pari passo con l’espansione dell’uso di Internet.

“E’ un fenomeno – ha osservato – che sta prendendo piede di pari passo con la banalizzazione del mezzo di comunicazione” e che si svilupperà “con il crescere della cultura telematica del Paese”.

In ogni caso sta cambiando il modo di concepire il conto bancario, con benefici sia per le banche che per i risparmiatori. Da una parte, le banche hanno un altro strumento da offrire, dall’altra i risparmiatori si vedono offrire tassi d’interesse sui conti correnti on line del 5%.

Infatti, se il fenomeno del conto online inizialmente interessava chi intendeva operare in borsa direttamente, oggi la funzionalità si è ampliata fino a comprendere le operazioni di ordinaria amministrazione: dall’accredito dello stipendio alla domiciliazione delle bollette. E accedere on line significa che gli sportelli sono praticamenti obsoleti, con risparmi per le banche che si traducono in tassi d’interesse anche sette volte maggiori di quelli dei conti correnti tradizionali, 5% invece dello 0,67%.

Questo nuovo modo di concepire la banca ha portato alla nascita di banche come Mediolanum che non hanno sportelli propri, bensì convenzioni con banche tradizionali.

Un altro tassello che si è aggiunto al panorama di offerte ai clienti riguarda le commissioni, ridotte rispetto al tasso fisso del 7 per mille applicato allo sportello. Di questo passo, prevedono gli analisti più pessimisti, la competizione potrebbe portare alla scomparsa di molti intermediari. Chi si salverà? Gli operatori in grado di muovere volumi ingenti, o i broker capaci di stabilire un rapporto di fiducia con il cliente.

Un aspetto che potrà influenzare sulla diffusione dei conti online è l’utilizzo del telefonino. Fineco per esempio, che già conta 130.000 clienti online, ha un accordo di collaborazione con Tim per l’accesso ai conti bancari e annuncia che “presto sarà disponibile la versione WAP.”

Ad aprire il primo sportello del trading online in Italia è stata Directa Sim, che solo nei primi due mesi del 2000 ha intermediato 7.551 miliardi di lire, superando il livello (7.198 miliardi di lire) raggiunto nell’intero 1999.

Per quanto riguarda i conti correnti on line, Fineco e Mediolanum sono state le apri-pista, ma a ruota un po’ tutti gli istituti si sono adeguati. Mediolanum, per esempio, ha 97.000 clienti on line per complessivi 65.000 conti correnti online e ogni giorno conta 4.500 ordini di trading dei quali 2.500 dal sito e 2.000 da call center, in crescita del 200% rispetto all’anno scorso.