Economia

Banche, i conti correnti costeranno meno

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ROMA (WSI) – Tariffe bancarie opache e tempi per cambiare banca troppo lunghi hanno convinto la Commissione Ue a lanciare una nuova normativa che taglia drasticamente i tempi e costringe gli istituti alla trasparenza sulle spese.

L’Italia è la più interessata dalla normativa, visto che è il paese europeo dove aprire un conto costa di piu’ (250 euro in media) e dove è meno semplice accedere alle informazioni sui costi per comparare le offerte degli istituti.

Ora il commissario europeo al Mercato interno, Michel Barnier, è fiducioso che i costi di gestione dei conti bancari per i consumatori, soprattutto nei paesi come l’Italia, che ha il record negativo (243,17 euro all’anno, in media) e la Spagna (poco meno di 200 euro), si ridurranno in conseguenza della nuova legislazione sulla trasparenza e l’accessibilità dei conti, che è stata proposta dall’Esecutivo Ue.

“La trasparenza sui costi di gestione e la loro comparabilità condurranno a un avvicinamento dei prezzi fra le diverse banche e fra i diversi Stati membri, che ora vanno da circa 50 a quasi 250 euro: i clienti potranno cambiare banca e le banche faranno attenzione a non imporre prezzi inspiegabili”, ha detto Barnier rispondendo a una domanda sulle cifre registrate in Italia, durante la conferenza stampa di presentazione della nuova legislazione varata della Commissione, oggi a Bruxelles.

Secondo i dati della Commissione, oltre all’Italia, fra i paesi i cui i costi medi dei conti bancari sono sopra la media Ue, ci sono Spagna, Lettonia e Romania fra i 150 e i 200 euro, Repubblica ceca, Francia, Polonia, Ungheria, Austria e Slovenia nella fascia fra i 100 e i 150 euro. I costi più bassi sono stati registrati in Olanda (che detiene il record positivo, con 41,17 euro) e poi Lussemburgo, Belgio, Danimarca e Portogallo, intorno a ai 50 euro in media all’anno. (ANSA, TMNEWS)