Goldman Sachs (GS – Nyse) sospende le operazioni di brokeraggio in Messico.
Il colosso americano ha infatti dichiarato che iniziera’ immediatamente a diminuire la propria attivita’ di negoziazione nel Paese.
La societa’ ha motivato la sua decisione alle autorita’ messicane sottolineando che negli ultimi anni il giro di affari nell’area si e’ rivelato poco profittevole a causa del netto declino dei volumi di negoziazione.
Goldman non ha mancato tuttavia di precisare che continuera’ ad operare in Messico contribuendo a sostenere, in cooperazione con il governo, il sistema economico e finanziario del Paese.
“Goldman Sachs rimarra’ comunque attiva nel mercato azionario messicano e lavorera’ con i broker dell’area”,ha dichiarato infatti la merchant bank.
La sospensione delle operazioni di negoziazione non avra’infatti un impatto negativo sulle altre attivita’ che la banca di affari detiene in Messico, relative agli investimenti sul mercato dei capitali, al comparto degli strumenti sui derivati e alle operazioni strettamente connesse all’intermediazione finanziaria.
La societa’ Usa continuera’ cosi’ a mantenere operative le attivita’ di investment banking collocando dunque azioni sul mercato azionario tramite la sede di Citta’ del Messico, che opera sotto le direttive del precedente ministro delle finanze Martin Werner.
Proprio nel 1999 l’ex ministro aveva auspicato cambiamenti incisivi di carattere strutturale del mercato azionario, tesi ad iniettare maggiore liquidita’.
Misure che tuttavia sono rimaste ancora in cantiere e in secondo piano dopo alcune vicende spiacevoli che hanno visto in primo piano la contrazione dei volumi di negoziazione provocata anche dalla eliminazione di societa’ precedentemente quotate.
Tra queste merita di essere menzionato il caso di Banacci, che venne inglobata negli asset di Citigroup.
