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BANCHE: CREDIT SUISSE PADRONE A WALL STREET

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L’affare e’ fatto: con un’offerta di $13,4 miliardi, Credit Suisse Group mette le mani su Donaldson, Lufkin & Jenrette (DLJ); il comunicato ufficiale conferma cosi’ le indiscrezioni circolate a Wall Street.

Il gruppo svizzero, che gia’ possiede Credit Suisse First Boston, conquista cosi’ una posizione di primo piano a Wall Street, in competizione testa a testa con nomi del calibro di Merrill Lynch (MER) e Goldman Sachs (GS), e la leadership nel collocamento dei cosiddetti ‘junk bonds’.

L’operazione sara’ perfezionata parte in contanti, parte attraverso uno scambio azionario. Gli azionisti di DLJ riceveranno $90 per azione, pari a un premio del 36% rispetto alla chiusura di ieri; il prezzo comprende $1,9 miliardi di opzioni riservate ai top manager di DLJ.

Circa il 71% della torta va al gruppo assicurativo francese Axa (AXA) che, attraverso la controllata Axa Finance, detiene la maggioranza di DLJ. Secondo i termini dell’accordo, Axa ricevera’ $2,4 miliardi in contante e $5,6 miliardi in azioni Credit Suisse.

DLJ fondera’ le proprie operazioni con quelle di Credit Suisse First Boston, creando un gruppo con una capitalizzazione di mercato vicina ai $24 miliardi, attivita’ per oltre $800 miliardi e 26.500 dipendenti. Un taglio della forza lavoro pari al 10% e’ gia’ stato preventivato.

Joe Roby, attuale amministratore delegato di DLJ, sara’ il presidente del nuovo gruppo, mentre la carica di amministratore delegato e direttore generale sara’ occupata da Allen Wheat, attuale numero uno di CSFB.

(Vedi anche: Banche: quanto valgono CSFB e DLJ in cifre e Banche: le grandi fusioni a Wall Street e dintorni)