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BANCHE: ALERT OCCUPAZIONE PEGGIO DELLO SCOPPIO BOLLA INTERNET

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Sono 175mila le persone che, di qui a un anno, perderanno il posto a causa della crisi dei mercati, innescata dalla tempesta dei mutui subprime. Lo dicono i vertici di grosse banche d’affari e istituti finanziari di Wall Street consultati dall’agenzia Bloomberg. Per i big della finanza americana, che lunedì hanno annunciato nuovi tagli del personale (circa 80 mila persone), l’uscita dal tunnel è quindi ancora lontana.


La crisi subprime potrebbe fare più disoccupati di quanti ne fece lo scoppio della bolla della new economy del 2000, quando i titoli tecnologici crollarono in borsa. E il peggio, dicono gli addetti ai lavori, deve ancora venire. «Ci aspetta un periodo di crisi che toccherà l’investment banking, ma non solo» sostiene Russ Gerson, numero uno di Gerson Group, società newyorkese di selezione del personale.


Finora la crisi ha generato svalutazioni e mancati guadagni per circa 400 miliardi di dollari, tra le grosse banche d’investimento della Grande Mela. Citigroup, la prima istituzione finanziaria di Wall Street ha annunciato lunedì il licenziamento di 13mila persone, il 4% di tutti i suoi dipendenti nel mondo. E, secondo una fonte ben informata dell’agenzia Bloomberg, il settore trading e investment banking subirà in futuro un ridimensionamento di circa il 10%.