Sul mercato sono circolati rumors di un intervento massiccio della Banca della Svizzera per sostenere la quotazione dell’euro. L’istituto centrale elvetico (uno dei pochi in Europa a battere moneta) non ha smentito ne’ confermato le voci, opponendo semplicemente un “no comment”. Secondo le interpretazioni di molti trader e broker sul mercato dei cambi, la Banca della Svizzera sarebbe intervenuta a mercato aperto comprando euro nella mezz’ora finale precedente la chiusura dell’azionario europeo. L’ennesimo tentativo di salvataggio della moneta Ue (la scorsa settimana sempre secondo voci Forex, fu la Fed a intervenire) sarebbe avvenuto sui minimi assoluti 2010 degli indici azionari di Wall Street e avrebbe provocato il rimbalzo che si e’ notato sia sul valutario che sulle borse.
Pochi minuti prima del presunto intervento della Swiss Bank, Wall Street era in calo con tutti gli indici della borsa Usa ai minimi del 2010, ben sotto il livello stabilito con il “flash crash” del 6 maggio scorso INSIDER. Subito dopo, solo il Nasdaq e’ rimasto negativo (-0.48%) mentre Dow Jones e S&P500 hanno rimbalzato a +0.50%.