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Balzo spread periferici per attesa nuove aste

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(WSI) – Tassi di interesse: in area Euro ieri sul comparto governativo si è registrato un calo dei tassi a due e dieci anni, mentre su quello swap si è assistito ad un calo del tasso decennale con il due anni poco variato. Sul monetario il tasso Euribor tre mesi ieri, per la terza seduta consecutiva, è stato fissato sotto l’1%.

In forte rialzo gli spread sui periferici. Il differenziale sul decennale Italia-Germania in mattinata si è portato a 191 pb, quello Spagna-Germania è tornato sopra i 250 pb. Alla base del forte rialzo vi è l’attesa per le corpose aste in calendario la prossima settimana.

Dopo l’emissione di bills portoghesi di mercoledì scorso, che ha visto una domanda superiore all’offerta, la prossima settimana sono attese emissioni di titoli a medio lungo termine di Portogallo, Spagna, Italia, Germania, Austria ed Olanda. In merito ai titoli del debito pubblico europeo il vice premier cinese, come riportato dal quotidiano El Pais, ha dichiarato che la Cina è pronta a continuare ad acquistare titoli del debito portoghese, spagnolo e greco. In particolare il quotidiano riporta che gli acquisti di titoli spagnoli ammonterebbero a 6 Mld€.

Intanto il primo ministro greco ha dichiarato che l’idea di emissioni congiunte della zona euro sta raccogliendo diversi consensi e potrebbe ridurre le tensioni crescenti sul mercato dei debiti sovrani. Mercoledì si è conclusa la prima emissione dell’Efsm per 5 Mld€ con un rendimento del 2,59% e che ha visto una domanda di gran lunga superiore all’offerta.

La Commissione europea, secondo quanto riportato da Reuters, a breve dovrebbe pubblicare l’esito della consultazione sul meccanismo di gestione della crisi con lo scopo di avanzare proposte legislative nel corso dell’anno. Secondo la bozza ottenuta da Reuters tutti i detentori di bond emessi da banche in crisi dovrebbero sopportare le perdite. La Commissione propone infatti un modello a fasi successive in cui si partirebbe svalutando azioni e debito subordinato, e successivamente il debito senior.

Negli Usa la seduta di ieri si è chiusa con un calo dei tassi governativi in una giornata in cui le borse sono state penalizzate da qualche presa di profitto da parte degli operatori in attesa degli importanti dati sul mercato del lavoro che saranno pubblicati nel pomeriggio. Il presidente della Fed di Kansas City e membro dissenziente del board, Hoenig, in un’intervista ha ribadito la propria posizione a favore di un rialzo del tasso di riferimento.

Secondo Hoenig, l’economia americana sta crescendo in maniera sostenibile e la crescita dovrebbe continuare ad acquistare forza nel corso dei prossimi trimestri. Per tale motivo, il mantenimento di misure di emergenza in un periodo di ripresa economica non fa altro che aumentare i rischi di creazione di squilibri e bolle.

Riguardo al rischio deflattivo, uno dei motivi che ha spinto la Fed all’implementazione del “QE2”, Hoenig ha sottolineato che la possibilità di un ulteriore rallentamento dell’inflazione o addirittura di un calo dei prezzi risulta essere bassa. Sul fronte macro, i dati relativi al mercato del lavoro di dicembre di oggi dovrebbero evidenziare una crescita superiore alle 100.000 unità. Nel pomeriggio, inoltre, Bernanke, terrà un’audizione presso la commissione bilancio del Senato in cui parlerà di politica monetaria e fiscale.

Valute: Euro in marcato deprezzamento nella giornata di ieri sulla scia delle rinnovate tensioni sui paesi periferici dell’area. Il cross in mattinata si trova in prossimità dell’importante supporto posto a quota 1,297. In caso di un’eventuale rottura in chiusura di tale livello potremmo assistere ad un proseguimento della fase di deprezzamento nel corso della settimana prossima. La prima resistenza si colloca a 1,3055, successiva in area 1,31.

Lo Yen ha chiuso la sessione di ieri in apprezzamento sia verso euro sia verso dollaro. In mattinata invece è tornato a d indebolirsi verso dollaro. Verso euro la resistenza si colloca 110-110,5, mentre il supporto a 107,60. Verso dollaro la resistenza passa per 84 ed il supporto per 83.

Materie Prime: giornata negativa ieri per le principali commodity. I rialzi hanno interessato il settore del bestiame, con i suini a +2,2%. Negativi gli agricoli con lo zucchero a -6,1% ed il mais a -2,8%). In lieve calo i preziosi con l’oro (-0,2%) che ieri ha chiuso a 1387 $/b. Negativo il settore energetico con il greggio Wti sceso sotto 90 $/b. In calo anche i metalli industriali, ad eccezione dell’alluminio (+2,2%).

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