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BALDASSARRI: MANOVRA DA 30 MLD, 15-20 PER SVILUPPO

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La manovra 2006 dovrà essere di 25-30 miliardi, di cui 10 per il rientro del deficit e 15-20 per lo sviluppo. Trovare queste risorse “dentro i 630 miliardi di spesa pubblica annua non sarà facile. Ma ciò che occorre fare é frenare la spesa delle Regioni. E’ lì il vero problema”.

Lo afferma il vice ministro dell’Economia, Mario Baldassarri in un’intervista a Il Sole 24 ore, nella quale critica la Banca Centrale Europea e la Bce, definite “il cappio al collo dello sviluppo dell’Europa”. In particolare, il vice ministro si sofferma sull’istituto centrale che “tiene inutilmente apprezzato il cambio euro-dollaro”, mentre il valore giusto sarebbe di 1 a 1. “Ogni 10 centesimi di apprezzamento – spiega Baldassarri – noi perdiamo lo 0,7-0,8% di pil ed aumentiamo dello 0,4% il deficit pubblico. Con il cambio 1-1 l’Italia avrebbe una crescita dell’1,8-2% ed effetti analoghi si avrebbero anche per Francia e Germania”.

Fra i temi dell’agenda economica del vice ministro figurano anche una nuova armonizzazione fiscale con il taglio dell’irap ed una forma condivisa di tassazione delle rendite. Baldassarri, infine, è convinto che non ci saranno nuovi condoni. “Ho combattuto in linea di principio i condoni – sostiene -. Ma visto il loro successo penso che prima c’era qualcuno che le tasse non le faceva proprio pagare”.